Robot: dagli assistenti umanoidi alla medicina, la Cina domina il mercato

Robot: dagli assistenti umanoidi alla medicina, la Cina domina il mercato Photo Credit: agenziafotogramma.it
13 marzo 2025, ore 12:15
Crescono gli investimenti di Pechino nel settore. Fondamentale il connubio con l’IA
Il mondo dei robot parla una sola lingua: il cinese. Il gigante asiatico, negli ultimi anni, ha consolidato il proprio ruolo di leadership nel settore, aumentando gli investimenti e mettendo in campo politiche governative di sostegno che stanno portando a risultati sempre più fantascientifici. Che siano impiegati come assistenti per tenere pulite delle aree turistiche, o che si tratti di strutture meccanizzate in grado di aiutare pazienti affetti da particolari patologie; che si spostino riproducendo i movimenti di un quadrupede o di un essere bipede, la loro presenza diventa sempre più pervasiva ed emergono alcuni trend ben definiti.
I cani per i rifiuti
Una delle tendenze più apprezzate, in questo momento, riguarda l’impiego dei robot per la raccolta dei rifiuti. Gli scienziati che hanno progettato i modelli più diffusi hanno scelto di farli muovere su quattro zampe, tanto da arrivare alla creazione del termine “cane-robot”. Se questa definizione può richiamare alla mente alcuni episodi ansiogeni di serie distopiche come “Black mirror” (in cui quadrupedi cibernetici si muovevano in uno scenario post-apocalittico con il solo scopo di sterminare gli ultimi esseri umani rimasti in vita), in realtà, la loro attuale funzione risulta particolarmente utile, così come si evince dalle prime applicazioni.
Uno dei primi teatri in cui i cani robotici per la raccolta dei rifiuti sono stati impiegati è, infatti, la provincia cinese dello Shandong. Nell’area panoramica di Taishan una di queste creature di metallo è stata impiegata per la gestione della pulizia dei rifiuti gettati dai turisti, occupandosi direttamente anche del trasporto dei carichi accumulati. La zona nella quale è stata messa in campo questa soluzione è comprende una delle montagne più visitate della Cina, con 8 milioni di visitatori annuali. Si calcola una produzione di rifiuti pari a circa 24mila tonnellate; un carico che, se gestito solo da esseri umani, comporterebbe costi esorbitanti. E sono proprio le ragioni economiche, infatti, a far interessare le aziende e gli enti pubblici che si rivolgono al mercato dei robot: un grande investimento iniziale, ammortizzabile nel tempo, che permette di abbattere nettamente le spese di gestione. ''Il cane robotico può scalare le montagne, guadare l'acqua e superare gli ostacoli mentre trasporta i carichi, migliorando significativamente l'efficienza'', ha dichiarato un dipendente dell'azienda secondo l'agenzia cinese Xinhua.
Gli investimenti nella medicina
Di fondamentale rilievo sono inoltre le applicazioni di questi robot in campo medico. Un esempio lampante sono i cosiddetti “esoscheletri”, strutture automatizzate indossabili che interagiscono direttamente con persone che presentano problemi di mobilità (come anziani o disabili), consentendo loro di tornare a effettuare movimenti prima impraticabili. Insomma, l’impiego di questi robot si sta lentamente trasformando in una vera e propria necessità.
Al fine di rendere questi nuovi strumenti più diffusi, la Cina ha aumentato sensibilmente gli investimenti nella ricerca destinata al settore. Si calcola una crescita esplosiva in salita fino a 5,3 miliarti di yuan (circa 739 milioni di dollari) entro il 2025. E per dare una misura del boom atteso, questa cifra sembra sia destinata a salire fino a 75 miliardi di yuan entro il 2029. Un tale aumento di investimenti è possibile anche grazie a politiche governative messe in campo dalla politica cinese. Lo scorso novembre proprio il ministero dell’Industria e l’Information technology ha pubblicato alcune linee guida orientate proprio in questa direzione.