Pronto? Sono il Conte e vi parlo de La vedova di Winchester

Pronto? Sono il Conte e vi parlo de "La vedova di Winchester"

Pronto? Sono il Conte e vi parlo de "La vedova di Winchester"


Al cinema dal 22 febbraio

Qualche giorno fa sono tornato al cinema a vedere in anteprima un altro bel film del quale desidero parlarvi. Dovrò purtroppo farlo con la boccuccia un po’ cucita perché ho dovuto firmare il cosiddetto embargo. Sto parlando del film: “La vedova Winchester”, la maiuscola finale è proprio scritta così nel titolo, non è un mio vezzo personale anche se un po’ vezzosetto ammetto di esserlo.
Diretto da Michael e Peter Spierig, la protagonista è la straordinaria premio Oscar Helen Mirren, già nelle sale italiane in questo periodo con l’ultimo film di Virzì, magnifica pure lì. Ebbene distribuito da Eagle Pictures, durata 100’, uscirà nelle nostre sale il 22 febbraio. Ispirato da una storia vera, la vita appunto di Sarah Winchester, che più che una semplice ereditiera di un’enorme fortuna è azionista di maggioranza della società che l’aveva realizzata, la famosa casa dei bellissimi fucili Winchester che abbiamo visto in passato in numerosissimi altri film, era un personaggio alquanto bizzarro è avvolto nel mistero.

La sua vita, nei primi del ‘900, era avvolta in una leggenda, un mistero che cresceva intorno a lei e alla creazione di quella sua famosa e incredibile casa, costruita in un momento in cui non c’era nulla intorno. Ora è nel mezzo della strada principale di San Jose - una zona commerciale dove a quel tempo erano soltanto terreni agricoli vuoti e nel mezzo del nulla, c’era appunto questa straordinaria costruzione, costruita un po’ alla volta da questa vedova bizzarra, considerata via via non completamente in grado d’intendere e di volere, che si vestiva sempre di nero in seguito alle drammatiche perdite degli adorati marito e figlio.

Nessuno in città l’aveva mai vista, era una persona schiva sempre richiusa nella sua famosa dimora. Si può immaginare perché il mistero intorno a lei iniziò a crescere, mentre la casa diventava sempre più grande. Questa leggenda è durata nel tempo è dura tutt’ora da quelle parti e quella strana costruzione è ancora molto visitata. È difficile scindere la verità dalla leggenda e se certe “presenze” siano realmente esistite e tutt’ora presenti o frutto d’immagine o particolari suggestioni. Anche nel film c’è un’interessante mix di verità e leggenda. Molte persone che l’avevano conosciuta e lavorato per lei, esprimevano idee alquanto diverse su di lei. Crediamo però che fosse una donna con una grande empatia, sentimenti profondi (per gli altri). Allo stesso tempo, la fortuna che ha speso per costruire quella casa proveniva dai ricavi del fucile Winchester. Quindi c’è un’incredibile contraddizione tra il carattere della donna è la fonte del suo reddito, e il film si snoda principalmente proprio su questa incredibile è controversa contraddizione di fondo. Ma non potendo scendere nei particolari del film spero d’avervi incuriosito concentrando il racconto sul reale vissuto della signora Winchester.

Grazie per l’attenzione e buona visione a tutti, ve lo consiglio assolutamente ne non siete particolarmente impressionabili.

Vostro Conte Gabriele Galé


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