30 novembre 2024, ore 14:00
Un'aggressione violentissima, per futili motivi. Il diciottenne ha di fronte a sé una lunga prognosi, ha subito una serie di interventi chirurgici
Un violento pestaggio, il gruppo contro uno, per futili motivi. I fatti risalgono alla serata dello scorso 16 ottobre, quando all'esterno di un bar di Sorrento un diciottenne fu prima accerchiato e poi picchiato con calci e pugni, infierendo anche quando era ormai a terra, fino a fargli perdere i sensi. A colpirlo, secondo quanto ricostruito anche grazie a numerose testimonianze oculari, furono sei ragazzi della Penisola Sorrentina, tutti tra i 18 e i 20 anni. Oggi, dopo le indagini dei Carabinieri, sono finiti agli arresti domiciliari. Il gip di Torre Annunziata ha ritenuto che ci fossero non solo gravi indizi di colpevolezza ma anche la possibilità che gli indagati reiterino delitti della stessa specie, definendoli "palesemente incapaci di controllare i propri impulsi violenti".
PROGNOSI DI MESI
La vittima invece, residente a Piano di Sorrento, è stata ricoverata all'Ospedale del Mare di Napoli. Ha subito una serie di interventi di chirurgia ricostruttiva e ha di fronte a sé una prognosi di 3 o 4 mesi. Il medico che lo ha in cura, interrogato dai Carabinieri, ha spiegato che il ragazzo ha riportato anche la frattura alla mandibola, colpito ripetutamente al volto, tanto che "barcollava incapace di tenere gli occhi aperti". Quella sera, era intervenuto in una discussione per difendere un suo amico colpevole, agli occhi del branco, di aver riaccompagnato a casa l'ex fidanzata di uno dei giovani aggressori, che si era ingelosito.Argomenti
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