Speranza, vaccini e green pass fondamentali per tenere a bada il Covid, senza senso i paragoni con i lager nazisti

Speranza, vaccini e green pass fondamentali per tenere a bada il Covid, senza senso i paragoni con i lager nazisti

Speranza, vaccini e green pass fondamentali per tenere a bada il Covid, senza senso i paragoni con i lager nazisti


Il ministro della salute Roberto Speranza ha ribadito l'importanza di vaccini e green pass; non esclusa la terza dose per tutti; poi definisce "fuori dalla grazia di Dio" i paragoni con i lager nazisti e il richiamo alla dittatura sanitaria

Il ministro della salute Roberto Speranza ha fatto il punto sul Covid in Italia e negli altri paesi. Nell’intervista concessa a Lucia Annunziata durante la trasmissione della Rai “Mezz’ora in più” si è parlato anche di vaccini, green pass e manifestazioni.

I VACCINI SONO FONDAMENTALI

Speranza ha subito ribadito l’importanza dei vaccini: “ I dati che arrivano dagli altri paesi europei devono farci riflettere e tenere alta l’attenzione. La Romania ha il 30% dei vaccinati e ora si trova in una situazione di grande emergenza, l’Italia invece può vantare l’86,3 di vaccinati con la prima dose, e siamo quasi all’83% per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale. Sono dati robusti, laddove c’è un alto tasso di vaccinazione c’è la possibilità di rompere il legame tra i contagi e le ospedalizzazioni. I paesi dell’est, che hanno dati molto bassi, in questi giorni pagano un dazio enorme, hanno numeri che assomigliano alle prime ondate, quando ancora non c’erano i vaccini. In Italia stiamo molto meglio, ma è necessario tenere ancora alta la guardia, continuare a usare le mascherine e proseguire la campagna vaccinale andando a convincere anche quei pochi che ancora non si sono voluti immunizzare. L’Italia – sul fronte vaccini- è messa meglio di diversi paesi europei e anche degli Stati Uniti d’America, ma il ministro Speranza non vuole fermarsi adesso: “Non ci siamo mai dati l'obiettivo secco del 90% di popolazione vaccinata ma se mi avessero detto che ad oggi ci sarebbe stata l'86% con la prima dose sarei stato contento ma il 90% e' un obiettivo ambizioso ma alla nostra portata".

TERZA DOSE E BAMBINI

Per accelerare sui vaccini ora si prende in considerazione anche la somministrazione della terza dose, che per il momento è prevista per anziani e categorie a rischio. Si valuta un allargamento significativo della platea. Ecco Speranza: “Presto valuteremo l’opportunità di raccomandare a tutti i cittadini la terza dose. Intanto posso dire che per il terzo richiamo abbiamo tutte le dosi necessarie. Non abbiamo alcun problema di dosi. Dobbiamo insistere e accelerare su questo e lo stiamo facendo, in alcuni giorni abbiamo superato le 100mila giornaliere. Oggi la raccomandiamo a tutte le persone di più di 60 anni che hanno completato il ciclo da più di 6 mesi e tutti i fragili di ogni età. Queste persone possono prenotarla immediatamente.” E per quanto riguarda il vaccino da somministrare ai bambini tra i 5 e i 12 anni? “E' in corso procedura di valutazione da Ema e il nostro auspicio che possa esprimersi entro fine anno, a dicembre: quando si sarà espressa, anche in Italia si potrà procedere con questa vaccinazione.”


GREEN PASS E PROTESTE

Secondo il ministro Speranza, chi contesta il green pass deve ricordare la situazione di un anno fa, quando gli ospedali erano al collasso e si era costretti alle chiusure. Il passaporto verde sta consentendo di evitare tutto questo. Ecco le parole del titolare del dicastero della salute: “Noi pensiamo che in questo momento il Green Pass sia fondamentale, perchè ci consente di tenere aperti tutti i luoghi della socializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e le università. La curva dei contagi sta risalendo, quindi per il momento è uno strumento ancora utile. In un quadro epidemiologico diverso, faremo naturalmente tutte le valutazioni necessarie”. A Roberto Speranza è stato chiesto anche un commento su coloro che durante le manifestazioni denunciano la mancanza di libertà, parlano di dittatura sanitaria e paragonano la situazione attuale con i campi di sterminio nazista; il ministro non ha fatto giri di parole: “Sono scioccato da chi si richiama ai campi di concentramento. Sono cose fuori dalla grazia di Dio. Non esiste dittatura sanitaria. Dobbiamo insistere a dare messaggi basati su evidenza scientifica. Queste persone non vanno insultate, ma convinte sui dati che ci dicono che i vaccini sono efficaci e sicuri.”



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