Valencia in ginocchio, il bilancio delle vittime in continuo aggiornamento, soccorsi difficili, timori anche per Barcellona

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Il governo iberico, in difficoltà. lancia una nuova allerta per gli abitanti di Valencia e Castellon, la Dana ha detto il premier Sanchez continua, non uscite di casa

Valencia e la sua provincia sembrano un campo di battaglia, molti testimoni descrivono scenari tremendi, con cadaveri ancora sparsi sul terreno. Le strade sembrano degli scassi, con automobili e altri mezzi accatastati, tratti di strade ed autostrade che sembrano dei fiumi. Gli ostacoli per i soccorsi sono davvero tanti. In continuo aggiornamento il bilancio delle vittime, con le fonti del governo costrette ad una tragica conta. Prima 140, dopo pochi minuti 158, e si confermano le prime notizie, questo bilancio delle vittime di Valencia ed altre zone della Spagna è destinato a salire ancora

Dana minaccia altri danni

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto alle persone che vivono nelle province di Valencia e Castellón "di rimanere a casa perché la Dana continua" e di "rispondere a tutte le chiamate dei servizi di emergenza". A Valencia per partecipare a una riunione della protezione civile Sanchez ha iniziato il suo intervento ringraziando le squadre di soccorso che continuano a lavorare in aiuto della popolazione colpita dall'ondata di maltempo eccezionale. "La priorità in questo momento è trovare le vittime, i dispersi, placare l'angoscia che le famiglie stanno vivendo, e in secondo luogo mettere tutte le risorse dello Stato dal punto di vista economico a disposizione della ricostruzione e del ritorno il prima possibile alla normalità".

Il precedente, con una provvidenziale deviazione

Nel 1957, quando il fiume Turia sfondò gli argini provocando almeno 400 morti e danni enormi in tutta la città, le scene furono uguali. Ora, con la deviazione del fiume si è salvata una parte del centro di Valencia. All'epoca quel corso d'acqua attraversava la città. Ora non è più così: dopo quella terribile inondazione venne  deviato a 12 km. E senza quella opera la Dana, con la sua violenza smisurata, certamente avrebbe provocato molte più vittime.

Al posto dell'antico letto del fiume oggi c'è l'ammirato Giardino del Turia, uno dei parchi naturali urbani più grandi e visitati della Spagna, uno spazio verde di oltre nove chilometri con strutture sportive e la celebre Ciudad de las Artes y las Ciencias, opera dell'architetto Santiago Calatrava. L'opera di ingegneria idraulica di deviazione del fiume fu iniziata subito dopo l'alluvione del 1957 e ultimata nel 1973: alla fine si portò il Turia fuori città, dotando il nuovo letto del fiume di una capacità di oltre 5mila metri cubici di acqua, molti di più rispetto ai 3700 del precedente corso cittadino.



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