A Bertinoro sulle orme di Dante Alighieri, un itinerario poetico con voci illustri voluto da Biagio Antonacci

Una passeggiata a Bertinoro, tra poesia e storia

Uno dei borghi incantati dell'Emilia Romagna, celebre per la sua piazza affacciata sulle pendici dell'Appennino Forlivese e per la Rocca in cui trovò rifugio, durante l'esilio, Dante Alighieri, dedica proprio al Sommo Poeta, un'iniziativa suggestiva che consentirà ai turisti di immergersi nei versi danteschi grazie a diverse voci celebri. Un percorso letterario, inserito nel novero delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante. Direttore artistico di DANTEinORO è Biagio Antonacci, grande amico e frequentatore delle colline romagnole che ha voluto coinvolgere artisti e intellettuali nel percorso che ora vedremo in dettaglio.

Sulle orme di Dante

In ogni tappa del percorso di DANTEinORO,  dalla Pieve di Polenta fino alla Rocca Vescovile, passando per la Colonna delle Anella, simbolo dell’ospitalità romagnola, è stata collocata una piccola stele con mappa e QRcode, attraverso il quale il visitatore non solo può conoscere la storia del luogo, ma, con l’aiuto del proprio cellulare, immergersi nella fascinosa atmosfera dantesca grazie alle sei voci d’eccezione. A recitare i versi della Divina Commedia e anche la celebre ode "La Pieve di Polenta" di Giosuè Carducci, sono, oltre a Biagio Antonacci, Giuseppe Fiorello, Milena Gabanelli, Moni Ovadia, Giorgio Panariello e Micaela Ramazzotti. “Siamo davvero grati a Biagio Antonacci per aver fatto questo grande regalo al nostro territorio – ha dichiarato  il vicesindaco di Bertinoro, Mirko Capuano – Tutto è nato, quasi per caso, da un incrocio amichevole nel borgo romagnolo. Il suo interessamento ci ha permesso di raggiungere questo incredibile risultato. Ringraziamo naturalmente tutti gli straordinari personaggi che hanno accettato l’invito del Direttore artistico e che speriamo di poter ospitare presto a Bertinoro”.

Biagio Antonacci, "Dante, un vero evergreen"

“Spero sia felice Dante"- ha dichiarato Biagio Antonacci -"Porto sul colle bertinorese, che applaude la bellezza della Romagna, le voci di amici che adesso applaudo io per la loro generosità disinteressata e rara, che hanno onorato la bellezza dell’opera dantesca recitando versi profondi ed eterni". Poi ha aggiunto: "Restano le voci nel tempo, che accompagnano i versi che pretendono attenzione nelle generazioni che verranno. Io lo vivo oggi, con la voce dei miei amici che si sono prestati a cantarlo: Dante è un uomo nuovo, come allora, il vero evergreen”.