Aggressione omofoba a Catania, i provvedimenti della procura contro due ragazzi, un terzo è minorenne Photo Credit: agenzia ansa
06 agosto 2025, ore 18:00 , agg. alle 18:31
Il pestaggio avvenne il 26 aprile in un noto pub del centro città, ile vittime furono salvate da una ragazza che spruzzò uno spray al peperoncino, e da un opratore ecologico
i futili motivi
La ricostruzione dei fatti, attraverso le indagini,le dichiarazioni delle vittime, testimonianze oculari, riconoscimenti fotografici, immagini di videosorveglianza e comparazioni con elementi estrapolati dai social network, hanno permesso una ricostruzione del brutale pestaggio, avvenuto in un noto fast food di Catania, sito in piazza Borsellino, quando i tre autori, infastiditi dai discorsi di natura omossessuale delle vittime, le hanno aggredite in malo modo, con schiaffi, calci, pugni e lancio disgabelli.
La matrice omofoba, basata sull'orientamento sessuale delle vittime, è emersa in virtù della collaborazione di testimoni e delle persone offese, che non hanno riportato conseguenze più gravi grazie all'intervento di una ragazza presente al locale che, spruzzando in aria lo spray al peperoncino, ha reso l'ambiente irrespirabile, e di un operatore ecologico che ha bloccato uno degli aggressori intento a colpire un ragazzo con un casco. Espletate le formalità di rito, sottoposti alla misura dell'obbligo di dimora presso il comune di Catania con la prescrizione di non allontanarsi dall'abitazione dalle 21 alle 06:30 di tutti i giorni, i due destinatari sono stati messi adisposizione dell'autorità giudiziaria.
All'aggressione ha partecipato anche un ragazzo non ancora maggiorenne, la cui posizione è al vaglio della Procura per i minorenni di Catania. L'ordinanza dl gip, emessa su richiesta della Procura distrettuale, dispone nei confronti dei due indagati l'obbligo di rimanere a casa tutti i giorni dalle 21 alle 6 dell'indomani. Il provvedimento al 21enne è stato notificato dalla polizia in carcere, perché già detenuto per altra causa.



