Cani abbandonati, parla la Garante degli Animali di Roma Capitale Patrizia Prestipino

Cani abbandonati, parla la Garante degli Animali di Roma Capitale Patrizia Prestipino
09 marzo 2025, ore 19:15 , agg. alle 20:38
Sono iniziati i lavori del primo ospedale veterinario pubblico dedicato agli animali senza famiglia. Una svolta storica nella cura degli animali da affezione
A Roma verrà realizzato il primo ospedale veterinario dedicato agli animali ospitati nel canile della Muratella. I lavori sono cominciati una settimana fa alla presenza del sindaco Gualtieri. L’ospedale includerà pronto soccorso, ambulatori, sale operatorie, terapia intensiva, laboratori. In una prima fase verranno curati animali senza famiglia ma l’obiettivo è quello di estendere poi il servizio ai cittadini a basso reddito. Ne ha parlato questa mattina a Rtl 102.5 la Garante per il Benessere e la tutela degli animali di Roma Capitale Patrizia Prestipino, deputata del Partito democratico, ospite del programma “Non Stop News”.
Possiamo parlare di una notizia rilevante?
"Si tratta del primo ospedale veterinario pubblico che il sindaco Roberto Gualtieri aveva già iniziato ad annunciare dall’inizio del suo mandato con l’Assessore Sabrina Alfonsi. Il canile della Muratella ospita 300 cani, altri 200 sono a Ponte Marconi, parliamo dei due canili comunali di Roma. Muratella ha già un sanitario ma chiaramente non ce la fa a rispondere alle esigenze dei tanti ospiti del canile, perché tanti animali entrano ma purtroppo non altrettanti escono. Molti arrivano malati, feriti, altri si ammalano, altri muoiono in canile, si invecchiano e come le persone contraggono malattie di ogni genere, quindi hanno bisogno in continuazione di cure. L’idea è quella di fare la degenza per i cani sottoposti a qualsiasi tipo di intervento operatorio. Poi, ricordiamo che una città come Roma, la Capitale, ha più di 200mila gatti che vivono nelle colonie feline. Animali che si ammalano e che hanno bisogno di sostegno, perché le cosiddette gattare da sole non ce la fanno a curare tutti gli animali sempre a spese loro. Lo stesso discorso vale per il cittadino che in strada trova un animale ferito. Dove lo porta? E’ evidente che c’è bisogno di una struttura come un ospedale. Una struttura che in futuro potrà essere aperta anche alle persone che hanno adottato un animale in canile che, quindi, meritano la precedenza. Adottare un cane in canile o un gatto in gattile è un grande gesto d’amore. E’ importante seguire il percorso dell’animale adottato anche per quanto riguarda le cure, premiando gesti fondamentali per la lotta al randagismo".
Altra iniziativa nella Capitale, "Il canile va in città", una manifestazione che si svolge a cadenze regolari per fare adottare cani abbandonati, facendoli uscire dai canili in cui sono relegati.
"Il titolo è già tutto un programma. Vi dico che il manifesto dell’evento ritrae due cani che con lo zainetto escono dalle gabbie, come a dire “Oggi è una giornata speciale usciamo dalle gabbie, andiamo a incontrare gli umani di Roma”. Così abbiamo inventato questa occasione per gli animali di restare fuori una mezza giornata. Li facciamo sfilare sul red carpet, come se fossero delle star, e loro sono delle star quel giorno. Normalmente sono gli ultimi degli ultimi, vivono in gabbia h24, quel giorno accompagnati dai volontari dell’associazione e gli educatori che vigilano sul comportamento, vengono presentati ai romani. Scegliamo come luoghi dei parchi, li annunciamo e non vi dico quante persone vengono a vedere questo evento, che per alcuni è uno spettacolo. In realtà è anche un’occasione per conoscere i cani abbandonati senza il timore della gabbia. Andare in canile non è uno spettacolo bello, per chi ha un animo sensibile. Quindi vederli quel giorno liberi, insieme con volontari ed educatori, è un momento gioioso. Poi, noi facciamo presentare i cani dagli amministratori comunali, vengono anche attori e cantanti, penso ad Andrea Rivera che viene a presentare l’adozione del cuore, insomma rendiamo la loro vita, che noralmente è occlusa, aperta e libera allo sguardo di tutti".