Decreto maggio, sottosegretario Martella, in arrivo misure per sostenere informazione e comunicazione

Decreto maggio, sottosegretario Martella, in arrivo misure per sostenere informazione e comunicazione

Decreto maggio, sottosegretario Martella, in arrivo misure per sostenere informazione e comunicazione


Martella ha anticipato alcune misure del prossimo decreto, ribadendo la sensibilità del Governo verso l’editoria, ha inoltre commentato la vicenda tedesca che coinvolge la Bce e le tensioni interne all’esecutivo

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Andrea Martella ha anticipato a RTL 102.5 alcune misure del nuovo decreto che sarà varato tra pochi giorni. Essendo particolarmente sensibile al tema dell’editoria, Martella ha voluto ringraziare la radio, che ha sofferto in questo difficile periodo. “Bisogna fare quanto più possibile perché il settore sia sostenuto, l’informazione puntuale è stata d’aiuto a molti cittadini”.

Con il nuovo decreto il Governo intende aumentare il credito d’imposta e la capienza delle risorse, primo passo per sostenere l'intero settore di informazione e comunicazione. Sarà aumentato sia in percentuale (dal 30 al 50%) che in termini di capienza.

Sostegno al settore editoriale e dell’informazione

Il sottosegretario Martella ha spiegato inoltre che, tra gli interventi previsti, ce ne sono a sostegno del digitale, per sostenere l’offerta formativa online, a favore delle edicole e per l’acquisto della carta. Sono previste poi ulteriori misure in futuro, proprio per la sensibilità del Governo nei confronti del settore dell’editoria e dell’informazione.

"La radio è un patrimonio straordinario tra i media e l’informazione ha un ruolo fondamentale come presidio della democrazia".

Bce, Unione Europea e recovery fund

Martella ha commentato la vicenda tedesca, con l’Alta Corte che ha dato tre mesi alla Bce per motivare il massiccio acquisto di titoli di Stato, tra cui quelli italiani. “La sentenza preoccupa, ma non determina alcun effetto immediato, la Bce ha comunque spiegato che questi interventi fino al 2018 sono stati fatti nel rispetto del suo mandato, ora avrà tre mesi per spiegarne la proporzionalità”.

Sulle misure adottate dall’Unione Europea per fronteggiare l’emergenza coronavirus, secondo il sottosegretario, c’è ancora molto da fare, ad esempio sul tema dei recovery fund. Ad ogni modo l’operato non verrà intaccato da questa sentenza tedesca.

Le tensioni interne al Governo Conte

Inevitabile un commento sulle tensioni interne al Governo Conte. Martella ha detto di non percepire un tentativo di traghettare l’esecutivo verso lidi diversi o costruire nuove maggioranze. “Renzi ha un atteggiamento critico nei confronti del premier Conte, ma non ci sono le condizioni per costruire nuove maggioranze parlamentari in questo momento”, ha aggiunto.

Il Paese ora ha bisogno di un Governo che realizzi le cose importanti, per rispondere innanzitutto all’emergenza sanitaria e poi a quella economica e sociale, che sono già estremamente difficili. Secondo il sottosegretario Martella i cittadini stessi non hanno voglia di assistere a complotti e retroscena, o eventuali cambi di governo.

La sfida è quella di fare meglio e ancora di più ciò che stiamo realizzando, valorizzando un clima di coesione ed unità tra le forze sociali e politiche”. Il Governo, per questo motivo, ieri ha incontrato i sindacati e oggi sarà il turno delle organizzazioni economiche e produttive.

Martella: “Non credo ci saranno dimissioni Bellanova, serve confronto”

Il ministro Bellanova, capo delegazione del partito Italia Viva guidato da Renzi, ha detto che se non dovesse passare la regolarizzazione, è pronta a riflettere sulle dimissioni. Martella ha commentato le parole del ministro, sottolineando come in queste occasioni serva un confronto politico. Il dibattito sulla regolarizzazione è aperto ed è uno dei nodi su cui dovrà essere sciolta l’intesa del Governo. “Non credo che ci saranno dimissioni, condivido la posizione della Bellanova, che pone un tema giusto che deve essere risolto. Il tema sarà affrontato nel corso della giornata, noi siamo chiamati a governare e fare il nostro lavoro in una situazione difficile”, ha concluso il sottosegretario.



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