Delitto di Garlasco, 18esimo anniversario con sorpresa,c'è stato un errore nei primi rilievi compiuti

Delitto di Garlasco, 18esimo anniversario con sorpresa,c'è stato un errore nei primi rilievi compiuti

Delitto di Garlasco, 18esimo anniversario con sorpresa,c'è stato un errore nei primi rilievi compiuti Photo Credit: ansa/FABRIZIO CASSINELLI


La storia infinita dei processi per la morte di Chiara Poggi è destinata forse al prolungamento,il dna di ignoto 3 non ha nullla a che fare con l'omicidio

Sono passati diciotto anni da quel 13 agosto 2007 in cui Chiara Poggi venne trovata senza vita nella villetta della famiglia a Garlasco. Un omicidio che colpì l’opinione pubblica per la sua ferocia e per l’apparente assenza di un movente, accompagnato dalle più disparate ipotesi.


La scena del delitto secondo gli inquirenti

Chiara viene trovata in fondo alle scale della taverna, con indosso il pigiama , il corpo riverso sul fianco sinistro e il viso parzialmente immerso in una pozza di sangue. I carabinieri descrivono la presenza di numerose ferite alla testa, provocate da un oggetto contundente. La dinamica ipotizzata è quella di un trascinamento del corpo dal soggiorno fino alla porta della taverna, e da lì, lasciato scivolare giù per le scale.Nel documento si legge “La ragazza è riversa sul fianco sinistro, con il viso rivolto verso il basso, completamente immerso nel sangue”. E ancora: “L’aggressione è avvenuta con modalità particolarmente violente, con colpi inferti ripetutamente alla testa”..L’autopsia confermerà l’entità delle lesioni e l’assenza di segni di difesa, suggerendo un’aggressione improvvisa e particolarmente violenta. Il pubblico ministero parlerà subito di “crudeltà” e “sevizie”. Il verbale descrive anche l’abbigliamento della vittima, l’ordine della casa e i primi rilievi tecnici. In quel momento, l’ipotesi accusatoria si concentra sul fidanzato della ragazza, che quel giorno avrebbe dovuto vederla ma che, secondo le sue dichiarazioni, trovò il corpo nel pomeriggio.

Le ombre che restano nella ricostruzione ufficiale

Ma per quanto dettagliato quel verbale appare lucido ma incompleto. Alcuni elementi che avrebbero potuto risultare centrali non vi trovano spazio Non c’è menzione delle impronte parziali rinvenute sul pavimento del bagno, né dei profili genetici maschili non appartenenti né a Stasi né a persone conviventi.

L’attenzione investigativa, fin dai primi giorni, si è concentrata su Stasi. Dopo l’assoluzione in primo grado nel 2009 e la conferma in appello nel 2011, fu la Corte di Cassazione, nel 2013, ad annullare la sentenza e a ordinare un nuovo processo di secondo grado, noto come “appello bis”. Fu quest’ultimo, nel 2014, a condannare Alberto Stasi a 16 anni di reclusione, sentenza divenuta definitiva nel dicembre 2015 con il rigetto del ricorso da parte della Cassazione.

Il dna estraneo

Poche ore prima della ricorrenza del 18esimo anniversario della scomparsa di Chiara Poggi è arrivato un colpo di scena che potrebbe cambiare l’intera storia processuale. Il dna di ignoto 3 del caso Garlasco è da contaminazione avvenuta nel corso dell'autopsia. Immediatamente la difesa di Stasi si appiglia a questo clamorosa novità per affermare che è necessaria la revisione del processo.Questa l’ ulteriore novità resa nota dalla Procura di Pavia, che ha affidato nuove verifiche alla antropologa e medico legale Cristina Cattaneo sulle cause della morte di Chiara Poggi uccisa 18 anni fa, il 13 agosto 2007, e per il cui omicidio è ora indagato Andrea Sempio mentre è già stato condannato in via definitiva Alberto Stasi.

La difesa di Stasi: c'è n'è abbastanza per la  revisione

Secondo gli avvocati dell'allora fidanzato della ragazza, la scoperta della contaminazione di quel dna sulla garza usata per l'autopsia sul corpo di Chiara Poggi è uno di questi gravissimi fatti' che 'compromettono in radice le valutazioni svolte nel processo a carico di Stasi e sono già di per sé idonei ad ottenere una revisione della sua condanna'.



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