
Famiglie italiane: in dieci anni ricchezza +13,5%, la casa resta al primo posto Photo Credit: Fotogramma
02 febbraio 2025, ore 14:30
I dati sono contenuti nelle tabelle allegate al focus di Bankitalia "La ricchezza dei settori istituzionali in Italia", elaborati dall'Adnkronos. Balzo delle risorse destinate alle attività finanziarie (+37,4%)
La ricchezza delle famiglie italiane in 10 anni è aumentata del 13,5%, passando da 10.851,5 miliardi del 2013 a 12.321,5 miliardi del 2023 (+1.470 miliardi di euro). Al primo posto, nella cassaforte della popolazione, c'è il bene più prezioso per gli italiani: la casa. I dati sono contenuti nelle tabelle allegate al focus di Bankitalia "La ricchezza dei settori istituzionali in Italia", elaborati dall'Adnkronos. In crescita, nei 10 anni in esame, anche le passività che da 906,4 miliardi sono arrivate a 1.035,5 miliardi (+14,2%). Sottraendo alla ricchezza lorda la quota di passività si ottiene la ricchezza netta, che da 9.945,1 miliardi del 2013 è arrivata a 11.286 miliardi (+1.340,9 mld), in crescita del 13,5%.
La quota per il mattone cala in percentuale ma la cifra è stabile
''La ricchezza, al netto delle passività finanziarie, esprime il valore di tutte le attività patrimoniali, reali e finanziarie, che garantiscono ai soggetti che ne sono proprietari un beneficio economico, rappresentato dal flusso dei redditi che esse generano oppure dai proventi derivanti dalla loro cessione o liquidazione'', spiega Bankitalia. Partendo dai numeri della ricchezza netta, la quota in percentuale destinata al mattone, rispetto al totale dei beni delle famiglie, registra una contrazione di 6,1 punti percentuali, passando dal 51,1% del 2013 al 45% del 2023. In soldi, invece, la cifra è rimasta praticamente invariata: da 5.543,8 miliardi nel 2013 a 5.547,2 miliardi nel 2023.
Balzo delle risorse destinate alle attività finanziarie (+37,4%)
La ricchezza degli italiani è composta da due voci, le attività finanziarie e le attività non finanziarie. In questa seconda categoria rientrano le abitazioni, insieme ad altre voci come i terreni, i mezzi di trasporto, gli immobili non residenziali (e altro). Complessivamente assorbono una quota pari al 53,8% del totale, in calo di 8 punti percentuali rispetto al 61,8% del 2013. In cifre si è passati da 6.710,4 miliardi del 2013 a 6.629,4 miliardi dieci anni dopo. A "beneficiare" dei minori investimenti nel mattone è ovviamente l'altra voce, le attività finanziarie, che comprende titoli di Stato, azioni, oro, biglietti, depositi (e altro). Dalle tabelle emerge il balzo delle risorse destinate a questo tipo di investimenti (+37,4%), che porta la somma da 4.141 miliardi del 2013 a 5.692,1 miliardi (+1.551,1 mld). In termini percentuali si va dal 38,2% della ricchezza totale netta nel 2013 al 46,2% nel 2023.