Governo e maggioranza alle prese con il decreto di maggio, è scontro fra M5S da un lato e Pd-Italia Viva dall'altro

Governo e maggioranza alle prese con il decreto di maggio, è scontro fra M5S da un lato e Pd-Italia Viva dall'altro

Governo e maggioranza alle prese con il decreto di maggio, è scontro fra M5S da un lato e Pd-Italia Viva dall'altro


Il premier Conte cerca una mediazione, su come aiutare le imprese. Resta sul tavolo l'ipotesi dell'ingresso dello Stato nel capitale delle aziende, ma Dem e Renzi temono le nazionalizzazioni

Un lungo e teso vertice notturno, per mettere a punto la manovra del decreto di maggio. Sappiamo da giorni dell’ammontare di circa 55 miliardi di euro, ma il resto è avvolto ancora nelle nebbie.

E’ scontro, infatti, sulla modalità di soccorso alle imprese. Per le più piccole, si pensa a un intervento a fondo perduto, cioè da non restituire, anche attraverso il pagamento di bollette e affitto dei mesi del lockdown. Da quelle oltre i 5 milioni di fatturato, nascono i problemi, perché il M5S pensa a un intervento nel capitale da parte dello Stato, attraverso Invitalia, ma il Pd e soprattutto Italia Viva sono contrari, sposando la tesi che non si capirebbe perché dare soldi fino a una certa soglia e invece entrare nell’assetto societario oltre. Non calma le acque la rassicurazione del ministro pentastellato Patuanelli, che esclude la nazionalizzazione. Oltre i 50 milioni di fatturato, a entrare nelle società sarebbe Cassa Depositi e Prestiti.

E’ scontro anche sul reddito di emergenza, che il M5S vorrebbe realizzare allargando la platea del reddito di cittadinanza, mentre Pd e Matteo Renzi vorrebbero elargire dando i fondi ai comuni, che i sindaci poi utilizzerebbero.  

Uno scontro come si può notare, quasi di natura filosofica. Il Movimento 5 Stelle mira ad un’estensione del suo provvedimento-bandiera, il reddito di cittadinanza, pensando così di lasciare un segno, un’eredità di carattere economico, al termine della fase di pura emergenza. Per il partito democratico e Italia Viva, invece, un meccanismo del genere finirebbe per cancellare anche l’ultimo simulacro di ricerca di lavoro, ancora legato al reddito di cittadinanza. In questo modo, ragionano, lo si trasformerebbe in una pura forma di sussidio.

In mezzo, come al solito, si trova il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Secondo voci raccolte a Roma nelle ultime ore, il premier, per una volta, si troverebbe in sintonia con Matteo Renzi, preoccupato dal rischio di inimicarsi forse definitivamente il mondo dell’impresa. Del resto, l’intervista di domenica al Corriere della Sera del neo presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, non lascia spazio alle interpretazioni. Sul governo, è piovuta una critica severissima delle scelte fatte, in particolar modo l’aver puntato su una liquidità ad oggi ancora fantasma, che si esaurirà. Bonomi invoca investimenti.

Il super-decreto di maggio, intanto, conterrà anche la conferma e l’ampliamento di una serie di bonus, che abbiamo conosciuto già in marzo. Quello per i lavoratori autonomi, che non tutti hanno ancora ricevuto e che a determinate condizioni arriverà anche a mille euro. Il bonus babysitter, che verrà confermato e pagato per aprile. Potrebbe raggiungere i duemila euro, per medici e infermieri. Ancora, bonus per l’acquisto di biciclette, monopattini e scooter, ma solo del tipo segway. Confermato anche il congedo parentale esteso, con copertura dello stipendio fino al 50%. Vi potranno accedere i genitori di figli sino a 12 anni.

L’insieme di queste gigantesche misure ha un costo proporzionato, che si tramuterà presto in un enorme scoglio politico. Per non schiantarvisi sopra, la maggioranza avrà alcuni mesi per decidere a quali strumenti ricorrere, perché il solo nuovo debito - garantito dalla BCE - prima o poi non basterà più.


Argomenti

coronavirus
decreto
Governo
Italia Viva
M5S
Pd

Gli ultimi articoli di Redazione Web

  • Meloni in linea con Trump, l'Europa si difenda da sola, dice al Tg di La7

    Meloni in linea con Trump, l'Europa si difenda da sola, dice al Tg di La7

  • Conclusi i negoziati tra ucraini e americani a Miami,

    Conclusi i negoziati tra Ucraina e America a Miami, Trump da New York: “Lavoriamo duramente per la fine del conflitto”

  • Ponte dell'Immacolata con clima stabile, con bel tempo. salvo piogge isolate al Sud  e nebbia al Nord

    Ponte dell'Immacolata con clima stabile, con bel tempo. salvo piogge isolate al Sud e nebbia al Nord

  • New Hit di RTL 102.5: da questa settimana in onda sulla prima radio d’Italia “Vivo” di Fabri Fibra, “Ritorno ad amare” di Laura Pausini, “La Perla” di ROSALÍA & Yahritza Y Su Esencia e “Sentire (feat. Angelina Mango)” di Venerus

    New Hit di RTL 102.5: da questa settimana in onda sulla prima radio d’Italia “Vivo” di Fabri Fibra, “Ritorno ad amare” di Laura Pausini, “La Perla” di ROSALÍA & Yahritza Y Su Esencia e “Sentire (feat. Angelina Mango)” di Venerus

  • X Factor 2025. Trionfa Rob con "Cento ragazze" e festeggia sotto una pioggia di coriandoli

    X Factor 2025. Trionfa Rob con "Cento ragazze" e festeggia sotto una pioggia di coriandoli

  • Coppa Italia. La Lazio batte il Milan e vola ai quarti di finale dove affronterà il Bologna

    Coppa Italia. La Lazio batte il Milan e vola ai quarti di finale dove affronterà il Bologna

  • Vicenza: donna agonizzante a  Torri di Quartesolo  nel cortile del palazzo dove abita, aveva un trauma cranico

    Vicenza: donna agonizzante a Torri di Quartesolo nel cortile del palazzo dove abita, aveva un trauma cranico

  • Giorgia e i giudici di X Factor presentano a RTL 102.5 la finalissima dell’edizione 2025

    Giorgia e i giudici di X Factor presentano a RTL 102.5 la finalissima dell’edizione 2025

  • Il grido d'allarme di Antonio Marano, Presidente Confindustria Radio Tv, a RTL 102.5: "Le big tech non investono sul territorio. Stanno costruendo auto senza radio, la mobilità è il primo punto di riferimento dell'ascolto e della radiofonia"

    Il grido d'allarme di Antonio Marano, Presidente Confindustria Radio Tv, a RTL 102.5: "Le big tech non investono sul territorio. Stanno costruendo auto senza radio, la mobilità è il primo punto di riferimento dell'ascolto e della radiofonia"

  • Ponte dell'Immacolata: quasi 14 milioni di italiani in viaggio per una mini-vacanza, pesano i rincari

    Ponte dell'Immacolata: quasi 14 milioni di italiani in viaggio per una mini-vacanza, pesano i rincari