In calo la diffusione del Covid in Italia, migliora il trend dei ricoveri in ospedale

In calo la diffusione del Covid in Italia, migliora il trend dei ricoveri in ospedale

In calo la diffusione del Covid in Italia, migliora il trend dei ricoveri in ospedale Photo Credit: agenziafotogramma.it


I dati sono contenuti nel consueto monitoraggio settimanale del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità. Attenzione soprattutto agli anziani e ai soggetti fragili

NATALE CON INFLUENZA E COVID

Il periodo natalizio favorisce gli incontri e la socializzazione: le riunioni in famiglia, le cene tra colleghi, l’affollamento nelle zone dello shopping. Inevitabilmente questa situazione ha favorito la diffusione di virus. E molti italiani in questi giorni sono stati alle prese con influenza e Covid. Il coronavirus – come è normale che sia- fa meno paura rispetto a un paio d’anni fa. Nella maggior parte dei casi ce la si cava con un raffreddore e qualche linea di febbre. Ma serve cautela, specie per rispetto delle categorie più deboli: anziane e persone con altre patologie.

DIFFUSIONE IN CALO

Dopo il picco della settimana precedente, la diffusione del Covid in Italia sembra in rallentamento, anche se potrebbe aver inciso il fatto di aver effettuato un minor numero di test. L'incidenza nel periodo 21-27 dicembre è di 70 casi per 100mila abitanti, in diminuzione rispetto al periodo 14-20 dicembre (103 casi per 100mila abitanti). E' quanto emerge dal Monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute. "Tale calo - si legge - potrebbe, in parte, essere attribuibile a una ridotta frequenza di diagnosi effettuate durante i giorni festivi". L'indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero - indica il report - al 19 dicembre è sotto la soglia epidemica, pari a 0,76 (0,73-0,79), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era di 0,96 (0,93-0,99) al 12 dicembre.

OSPEDALI SOTTO CONTROLLO

Segnali positivi sul fronte ricoveri Covid in Italia. Al 27 dicembre l'occupazione dei posti letto in area medica è pari all'11% (6.834 ricoverati), in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente (11,8% al 20 dicembre); l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva è del 3,2% (281 ricoverati), sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente (3,1%). Come si diceva, il Covid diventa pericoloso in particolare sulle persone molto anziane: i tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l'età – conferma il report - presentando i valori più elevati nella fascia d'età over 90 anni. Anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l'età. L’incidenza settimanale è sostanzialmente stabile in tutte le fasce d'età. L'età mediana alla diagnosi è di 59 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti. La percentuale di reinfezioni è circa il 45%, sostanzialmente stabile rispetto alla settimana precedente.



LE VARIANTI DEL VIRUS

Lo studio sulle diverse varianti evidenzia che anche in Italia corre la variante JN.1 di Sars-CoV-2, 'figlia' di BA.2.86 o Pirola, e recentemente dichiarata Voi, cioè variante di interesse indipendente dall'Organizzazione mondiale della sanità. "In base ai dati di sequenziamento disponibili nella piattaforma nazionale I-Co-Gen al 25 dicembre - si legge nel Monitoraggio settimanale Covid di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute - la proporzione di sequenziamenti attribuibili alla variante d'interesse JN.1 si conferma in crescita, divenendo la variante più frequente nell'ultima settimana di campionamento consolidata (37,1% nella settimana 4-10 dicembre)".


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