Incidente choc durante il Gran Premio di Formula uno del Bahrain, Grosjean esce vivo dalle fiamme della sua Haas

Incidente choc durante il Gran Premio di Formula uno del Bahrain, Grosjean esce vivo dalle fiamme della sua Haas

Incidente choc durante il Gran Premio di Formula uno del Bahrain, Grosjean esce vivo dalle fiamme della sua Haas


La monoposto si è schiantata sulle barriere, si è spezzata in due e si è incendiata, per il pilota alcune ustioni e una sospetta frattura.

Otto interminabili secondi, tra la luce della vita e l'oscurità della morte. Tanto ci ha messo Roman Grosjean a salvarsi dall'inferno della sua Haas saltando fuori dall'abitacolo dopo il terribile incidente capitatogli nelle prime curve del Gran Premio del Bahrain. Un crash terrificante con la monoposto del pilota francese letteralmente impazzita, per un contatto con la Alpha Tauri di Kvyat, andata a finire contro le barriere spezzandosi ed esplodendo in una palla di fuoco. A far pensare al peggio ci ha pensato la tv della Formula 1 che per alcuni minuti, come accaduto nel Gp del Giappone per Bianchi, ha nascosto il replay della terribile carambola tenendo con il fiato sospeso tutto il Circus con le monoposto verso i box allo sventolare della bandiera rossa.


Miracolosamente quasi illeso

Poi però ecco le prime notizie di un Grosjean pressochè illeso per quello che gli era successo, con il circuito televisivo a svelare finalmente il miracolo. Il francese, al suo terzultimo Gp della carriera (Mick Schumacher prenderà molto probabilmente il suo posto nel 2021), è riuscito a saltare fuori dalla sua vettura sbucando tra le fiamme e finendo tra le braccia dei soccorritori. Una scena da film con il lieto fine che ha fatto tornare alla memoria l'incidente di Niki Lauda al Nurburgring salvato da Merzario e quello di Berger a Imola e che ha visto l'emozionante standing ovation di tutto l'autodromo di Sakhir quando si è capito che Grosjean era vivo. A salvare la vita del pilota della Haas oltre che la sorte e Dio, per chi crede, sono stati una serie di fattori: la scocca, l'Halo (quella sorta di cupolino che protegge la parte alta dell'abitacolo) introdotto di recente dalla Fia e il fatto che il driver francese non ha perso i sensi per l'impatto a 145km/h riuscendo a uscire dall'abitacolo nel tempo limite richiesto dalla federazione per questo tipo di incidenti.


Il sollievo di Hamilton

"Sono molto felice che Romain sia vivo - l'emozionante messaggio del campione del mondo Lewis Hamilton sui social - Wow. Il rischio che corriamo non è un gioco. Parlo a quelli di voi là fuori che dimenticano che mettiamo in gioco la nostra vita per questo sport e per quello che amiamo fare. Ringraziamo la FIA per i passi da gigante che sono stati fatti affinché Romain si sia salvato". Un vero e proprio miracolo, sul quale rifletterà a lungo il mondo del motorsport, che diventa sempre più chiaro rivedendo le immagini tv che mostrano nei particolari la sequenza dell'incidente e della fuga dalle fiamme di Gosjean immortalato senza una scarpa appena fuori dall'inferno. A rassicurare tutti anche le informazioni diffuse dal suo team: "Romain ha qualche piccola ustione alle mani e alle caviglie - si legge - ma per il resto sta bene. E' con i medici in questo momento".


Il trasferimento

Il pilota è stato poi trasportato in elicottero all'ospedale militare di Manama per verificare la presenza di fratture, ma è evidente che rispetto a quello che poteva succedere Grosjean può ringraziare la sorte e la federazione automobilistica internazionale che dall'incidente mortale accaduto a Senna in poi a fatto di tutto per salvare la vita ai protagonisti della regina della velocità.


La gara a Hamilton

Gara quella in Bahrain che probabilmente non sarà ricordata per l'ennesima vittoria di Lewis Hamilton, arrivata dietro alla safety car in pista per il ko sul più bello della Racing Point di Perez. Dietro al campione del mondo, le Red Bull di Verstappen e Albon. Poi Norris e Sainz, quindi Gasly, Ricciardo, Bottas, Ocon e un Leclerc da dimenticare che prende un solo punto. Ancora peggio per l'altra Ferrari di Vettel solo tredicesima a rendere la corsa sul circuito di Sakhir una nuova pagina nera per la scuderia di Maranello. 

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