James Bond compie 60 anni, era il 5 ottobre 1962 quando usciva nelle sale Licenza di uccidere

James Bond compie 60 anni, era il 5 ottobre 1962 quando usciva nelle sale Licenza di uccidere

James Bond compie 60 anni, era il 5 ottobre 1962 quando usciva nelle sale Licenza di uccidere Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


Per celebrare questo importante anniversario, saranno disponibili su Prime Video tutti i 25 film della saga, assieme ad un documentario inedito

Ormai lo conoscono anche i sassi, il suo nome è Bond, James Bond e sono passati esattamente 60 anni dalla prima volta che Sean Connery pronunciò la sua battuta divenuta un vero e proprio marchio di fabbrica. Era il 5 ottobre 1962 quando nelle sale di Londra irruppe quello che sarebbe diventato un cult assoluto e soprattutto una pietra miliare nella storia del cinema: Licenza di uccidere, primo film della saga dell’agente segreto più celebre del grande schermo. 6 attori, 12 registi e 28 film di cui tre apocrifi. Un vero e proprio brand, iconico e molto amato, che riesce a stare al passo coi tempi cambiando pelle a seconda dell’epoca in cui si trova a vivere.


JAMES BOND, LA FOTOGRAFIA DI UN MONDO CHE CAMBIA

Attraverso i vari film e i vari decenni, l’agente segreto 007 è riuscito quasi sempre a fotografare in modo perfetto la Grande Storia, quella con la S maiuscola, che si è intrecciata alle vicende fittizie e personali del protagonista. Dalla guerra fredda e il crollo del muro di Berlino, al terrorismo islamico con la caduta delle torri gemelle, fino al cyberterrorismo e le conseguenze di un modo ipersocializzato e in perenne mutazione. Il tutto senza fare a meno del suo Martini, agitato e non mescolato e non prima ovviamente di aver sedotto una delle sue tante Bond Girl che lo hanno sempre accompagnato tra un inseguimento e un altro. Ognuno degli attori scelti per la parte è stato lo specchio delle loro epoche, da Sean Connery a Daniel Craig, passando ovviamente per Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e George Lazenby.


IL ROMANZO DI IAN FLEMING

Tutto ebbe inizio nel lontano 1952, quando lo scrittore Ian Fleming, durante il viaggio di nozze con la moglie nel paradisiaco Oceano Indiano, scrisse tutto d’un fiato Casino Royale, primo romanzo ad avere come protagonista James Bond, nome che Fleming rubò ad un ornitologo americano autore del volume sugli uccelli caraibici dal titolo Birds of the West Indies.

Questa prima avventura letteraria, approdata in Italia solo nel 1958 con il titolo La benda nera, non ebbe da subito il successo che meritava e anzi fu ricoperta da critiche pesantissime a causa di alcuni tratti comportamentali di Bond, come ad esempio il suo essere un donnaiolo maschilista che puzza di alcol dalla mattina alla sera.


“JIMMY” BOND ARRIVA IN TV

La prima trasposizione in assoluto risale al 1954, cioè appena due anni dopo la prima stesura. Fleming, afflitto da problemi economici dovuti al gioco d’azzardo, cedette i diritti alla CBS production, che trasformò James Bond in “Jimmy” Bond, protagonista dell’episodio “Casino Royale” appartenente alla prima stagione della serie TV statunitense Climax!. Ovviamente, nei panni di questo 007 ante litteram, non troviamo ancora l’iconico Sean Connery ma Barry Nelson, che forse qualcuno ricorderà per il ruolo del direttore dell’Overlook Hotel di Shining del 1980 di Stanley Kubrick.


LICENZA DI UCCIDERE

Agente 007 – Licenza di uccidere si rivelò un clamoroso successo al botteghino, incassando in tutto il mondo poco meno di 60 milioni di dollari, a fronte di un budget stimato in circa 1 milione. La pellicola diventerà una sorta di manifesto, introducendo alcuni marchi iconici, diventati oggi sinonimo di Bond. Dalla celebre colonna sonora di Monty Norman fino alla sequenza gunbarrel, ossia l’inquadratura di 007 visto attraverso la canna della pistola. La scena fu creata dal designer dei titoli Maurice Binder all’ultimo momento, semplicemente puntando una camera a foro stenopeico nella canna di una vera pistola calibro 38. L’attore protagonista della scena non è Sean Connery, ma lo stuntman Bob Simmons.

E’ innegabile che il vero e proprio successo di Bond dipenda proprio dal suo primo interprete, l’attore Sean Connery, che a seguito dell’enorme successo che ebbe negli anni, arrivò perfino a detestare questo ruolo che gli rimase appiccicato addosso per tutta la vita. Non c’era città o paese nel mondo dove non veniva assalito da orde di fan armati di fogli per gli autografi. Le donne lo amavano mentre gli uomini lo emulavano.


THE SOUND OF 007

In streaming su Prime Video, con l’occasione del 60esimo anniversario, sono stati rilasciati proprio oggi tutti e 25 i film della saga di James Bond. In aggiunta, tutti gli abbonati alla piattaforma, potranno gustare un documentario inedito dedicato alle colonne sonore dei film della saga di James Bond. The sound of 007 ripercorre proprio la storia musicale dei 25 film del brand che, in ben 6 decenni, ha visto come protagonisti grandi nomi come George Martin, Bill Conti, Michael Kamen, Marvin Hamlisch, Éric Serra e, più di recente, Thomas Newman e Hans Zimmer.

A proposito di musica, molti pensano che la celebre The James Bond Theme, l’impronta sonora inconfondibile della saga, sia opera di John Barry, autore delle musiche del primo film. In realtà, Barry ha solo arrangiato e orchestrato un brano creato da Monty Norman, ottenuto dalla sua canzone Good Sign, Bad Sign, scritta per il musical The House of Mr. Biswas, che non vide mai la luce. Norman è regolarmente accreditato come autore del pezzo, e alla fine del 1999 aveva guadagnato poco meno di 500.000 sterline.


AL SERVIZIO SEGRETO DI SUA MAESTA’

Come recitava anche il titolo del film del 1969, l’unico film interpretato da George Lazenby, James Bond è sempre stato l’Agente segreto al servizio di Sua Maestà la regina, scomparsa quasi un mese fa. Nel 2012 Elisabetta aveva addirittura recitato al fianco di Daniel Craig che all’epoca vestiva i panni di 007 in video realizzato per l’apertura delle Olimpiadi che quell’anno si tenevano proprio a Londra. Avvalendosi di una controfigura per le scene pericolose, lo spot si concludeva con il lancio dal paracadute prima che la regina facesse la sua apparizione dello stadio per la cerimonia inaugurale.


E ORA?

Dopo No Time To Die, ultimo tassello dell’era Craig uscito lo scorso anno nelle sale, quale sarà il futuro del franchise? Attualmente i produttori sono alla ricerca di un nuovo volto da associare all’iconico personaggio. Secondo alcune indiscrezioni si starebbe optando per un attore molto giovane per raccontare la storia delle origini di Bond e di come è arrivato ad avere la licenza di uccidere del doppio 0. Si fanno sempre più frequenti le voci sul web di un possibile coinvolgimento di Tom Holland, l’attore di Spiderman che ha da sempre manifestato un interesse verso 007. Ovviamente una scelta di questo genere porterebbe linfa nuova alla saga oltre ad avvicinare le nuove generazioni al brand.


Ma mentre aspettiamo notizie più succulente, ci godiamo questo importante compleanno, festeggiando al meglio l’unico e il solo Bond, James Bond!


Bond: Si aspetta che io parli?
Goldfinger: No, io mi aspetto che lei muoia!



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