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Con Alberto Bisi

L'isola che non c'è fotografata dai satelliti

L'isola che non c'è fotografata dai satelliti

L'isola che non c'è fotografata dai satelliti


Si tratta di un vulcano di fango emerso nel 2013 al largo del Pakistan

L’isola che non c’è è stata fotografata dai satelliti, prima di essere nuovamente inghiottita dal mare: è un vulcano di fango emerso nel 2013 vicino la costa del Pakistan durante un devastante terremoto di magnitudo 7.7, che ha fatto più di 800 vittime e raso al suolo oltre 21.000 abitazioni. Soprannominata Zalzala Koh, “Montagna Terremoto” in lingua Urdu, è ormai scomparsa sotto il livello del mare, come si vede dalla foto scattata dal satellite Landsat 8 della Nasa il 27 aprile 2019, ma non è detto che sia una fine definitiva. I vulcani di fango, infatti, possono apparire più di una volta. Questi si formano quando liquami fangosi vengono spinti in superficie da acqua e gas sotto pressione che filtrano da fratture del terreno o faglie. È un fenomeno conosciuto in tutto il pianeta, ma quelli emersi lungo la costa del Pakistan tendono ad essere di dimensioni piuttosto grandi, a causa della collisione in corso tra la placca arabica e quella euroasiatica. Inizialmente, questa isola “temporanea” è emersa per circa 20 metri sopra il livello del mare, con dimensioni di circa 27.000 metri quadri: enorme se messa a confronto con la maggior parte dei vulcani di fango conosciuti. A causa della loro composizione queste formazioni sono soggette ad una rapida erosione, verificatasi anche nel caso di Zalzala Koh, ma la sua scomparsa potrebbe essere solo provvisoria, come è già avvenuto in altri casi.


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