La donna dell’anno è una scienziata italiana, si chiama Anna Grassellino e lavora negli Stati Uniti

La donna dell’anno è una scienziata italiana, si chiama Anna Grassellino e lavora negli Stati Uniti

La donna dell’anno è una scienziata italiana, si chiama Anna Grassellino e lavora negli Stati Uniti


Secondo il magazine D di La repubblica la “Donna dell’anno” è la scienziata e direttrice del Centro SQMS, uno dei cinque centri quantistici del Department of Energy degli Stati Uniti

Il riconoscimento “Donna dell’anno” del magazine D di La repubblica è stato assegnato ad Anna Grassellino, scienziata e direttrice del Centro Superconducting Quantum Materials and Systems del Fermilab, laboratorio di ricerca, dedicato allo studio della fisica delle particelle elementari, situato a Batavia, ad una trentina di miglia ad ovest di Chicago. Il riconoscimento è stato meritato dalla Grassellino per i suoi contributi al campo della fisica degli acceleratori ed al settore quantistico, oltre che per le sue qualità scientifiche e manageriali. Il Fermilab è stato fondato nel 1967 con il nome di National Accelerator Laboratory, rinominato nel 1974 in onore del celebre fisico Enrico Fermi. Per anni il Fermilab ha ospitato il Tevatron, un acceleratore-protone rimasto attivo fino al 2011, in grado di produrre collisioni all’energia nel centro di massa più elevata al mondo. Oltre alle ricerche nell’ambito degli acceleratori ad alta energia, al Fermilab vengono effettuati esperimenti a bersaglio fisso ed esperimenti per lo studio dei neutrini.


Chi è Anna Grassellino

Anna Grassellino è originaria di Marsala e studia ingegneria elettronica all’Università di Pisa. Inizia la sua carriera all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e consegue il dottorato di ricerca presso l’Università della Pennsylvania, prima di entrare a far parte del Fermilab nel 2012. In un’intervista rilasciata alla newsletter dell’INFN ha dichiarato di essersi trattenuta negli Stati Uniti perché piacevolmente colpita dall’atmosfera internazionale che si respirava nel centro, ragione che l’ha spinta a tornare negli Stati Uniti per conseguire il dottorato di ricerca con una tesi presso il TRIUMF, istituto di ricerca canadese. Le motivazioni che la spingono a non fare rientro in Italia non hanno a che fare con il luogo comune del cosiddetto “cervello in fuga”, ma con il fatto di essersi appassionata al lavoro che svolgeva ed alle maggiori opportunità di ricerca. La sua specialità è la tecnologia a radiofrequenza superconduttiva, nota come SRF, il cuore dei moderni acceleratori di particelle. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti per la scoperta del doping con azoto, una tecnica che aumenta notevolmente l’efficienza delle cavità SRF.


Il contributo italiano alla ricerca

La tecnologia dei superconduttori è una caratteristica unica del Centro SQMS, uno dei cinque centri quantistici del Department of Energy degli Stati Uniti coordinato dal Fermilab, che sono stati istituiti quest’anno grazie a un ingente investimento del Governo statunitense. Il Centro ha l’ambizioso obiettivo di progettare e costruire il più potente computer quantistico mai realizzato entro i prossimi cinque anni, con uno sforzo collaborativo che coinvolge 20 istituzioni tra cui l’Istituto Nazionale Italiano di Fisica Nucleare, unico partner non statunitense. Ci si aspetta che i risultati del progetto possano aprire la strada a studi più accurati di fisica fondamentale e possano rivoluzionare le metodologie di analisi dei dati dei grandi esperimenti agli acceleratori. Inoltre le impressionanti prestazioni di calcolo potranno fornire un contributo sostanziale anche in altri ambiti tecnico-scientifici quali ad esempio la biologia e le biotecnologie. Al Fermilab, con cui l’Italia, attraverso l’INFN, ha sottoscritto numerosi accordi di ricerca, lavorano oltre 150 ricercatori italiani, presenti con ruoli di rilievo sin dagli anni Ottanta. Sentir parlare dell’Italia e degli italiani in termini entusiastici, per una volta, è un vero toccasana di questi tempi, nei quali sembra che non si perda occasione per bacchettarci come degli scolaretti indisciplinati. Francesca Roveda (Cheyenne) KEYWWORDS: Donna dell’anno, donna, donne in carriera, fisica, fisica quantistica, risultati, obbiettivi, ricerca, Fermilab, SQMS, INFN, particelle elementari, acceleratori

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