La Sirenetta torna nelle sale nella versione live action. Tra le voci italiane c’è anche Mahmood

La Sirenetta torna nelle sale nella versione live action. Tra le voci italiane c’è anche Mahmood

La Sirenetta torna nelle sale nella versione live action. Tra le voci italiane c’è anche Mahmood Photo Credit: Ufficio Stampa Cinema


In uscita domani 24 maggio, il film con Halle Bailey e Melissa McCarthy è la rivisitazione del classico del 1989

Le storie, quelle scritte veramente bene e che trattano tematiche universali, non invecchiano mai. Anzi, a distanza di anni, possono tornare utili per leggere la realtà, per comprendere meglio ciò che ci circonda e, in alcuni casi, influenzare positivamente i nostri comportamenti. È il caso de "La Sirenetta". Basato sull'omonima fiaba di Hans Christian Andersen del 1837 e ispirato al classico Disney del 1989, la storia prende letteralmente vita nella rivisitazione contemporanea in uscita domani, mercoledì 24 maggio, nelle sale italiane.

RESTAURARE IL PASSATO PER LEGGERE IL PRESENTE

Parliamoci chiaro. Credo sia difficile che un bambino o una bambina nati negli ultimi 15 anni abbiano veramente visto o apprezzato La Sirenetta del 1989. Non per la storia che racconta che, come si diceva prima non invecchia, ma per la forma filmica con la quale è raccontata. Da quando è uscito quel cartoon che tanto successo portò alla casa di Topolino, tante cose sono cambiate nel linguaggio filmico. Le rivoluzioni tecnologiche degli ultimi anni fanno sembrare terribilmente obsoleto quel "cartone animato". E questo, la Disney lo ha capito bene. Infatti, nasce proprio da questo la voglia di prendere le storie più belle dello studio d'animazione e restaurarle per renderle contemporanee. Il live action, la CGI come strumento per svecchiare quelle narrazioni e renderle appetibili ai giovanissimi. Esattamente come si ristrutturano le abitazioni a distanza di anni, pitturando e cambiando gli arredi, la Disney si comporta allo stesso modo con i suoi film migliori, per non lasciarli impolverare in soffitta solo per i nostalgici e cinefili più incalliti, ma per fargli vivere una nuova vita.


L’URLO POTENTE DELLA DISNEY

Ciò in cui "La Sirenetta" del 2023 riesce meglio è nel replicare con tutta la cura e la passione possibile, quel clima e quello spirito dei classici della Disney. Quella patina magica e fiabesca e quell’atmosfera così calda che è associabile subito al marchio di fabbrica dello studio di Topolino. L’urlo potente della Disney che, proprio quest’anno si trova a celebrare i suoi 100 anni e che sceglie un film realizzato per ricordare la sua forza e la sua identità. La nuova versione differisce poco dall'originale. Sicuramente cambia la durata che passa dagli 82 ai 135 minuti per rispettare gli standard di lunghezza di oggi. Ma forse questa è proprio la cosa meno riuscita poiché, soprattutto nella parte iniziale, la narrazione risulta leggermente ripetitiva e ridondante nel raccontare degli aspetti che il predecessore sbrigava con maggiore sintesi e chiarezza. La nuova Ariel di Halle Bailey è sbalorditiva. Un’interpretazione magnetica che anche senza usare le parole, riesce ad incantare lo spettatore. Innocenza e caparbietà, fragilità e forza. Il tutto raccontato con un solo sguardo.


IL CAST DEL FILM

La versione live action vede nel cast Halle Bailey nei panni di Ariel, Melissa McCarthy nelle vesti della terribile Ursula e Jonah Hauer-King nel ruolo del principe. Nella versione italiana a prestare la voce ai protagonisti troviamo Mahmood che interpreta il simpatico granchio Sebastian, Yana C che canta le canzoni di Ariel e infine, Simona Patitucci, nelle vesti di Ursula. Interessante notare che quest’ultima aveva prestato la voce italiana alla sirenetta nel classico Disney del 1989.


In conclusione, per avvalorare la tesi che siamo di fronte ad un perfetto classico Disney, che come i grandi classici talvolta hanno il potere di far sentire anche gli adulti dei bambini sognanti, durante l'anteprima riservata alla stampa de La Sirenetta, i giornalisti in giacca e cravatta presenti in sala, non hanno resistito alla tentazione di cantare il ritornello di "In fondo al mare".

La magia si è computa ancora. La Disney ha di nuovo fatto il miracolo. 


Argomenti

Cinema
Film
La Sirenetta

Gli ultimi articoli di Mario Vai

  • Verso i David di Donatello 2024, Il sol dell’avvenire: il canto del cigno del Nanni Cinematic Universe

    Verso i David di Donatello 2024, Il sol dell’avvenire: il canto del cigno del Nanni Cinematic Universe

  • Cannes 2024, Sorrentino, Coppola e Lanthimos in concorso. Hollywood latita dopo gli scioperi dello scorso anno

    Cannes 2024, Sorrentino, Coppola e Lanthimos in concorso. Hollywood latita dopo gli scioperi dello scorso anno

  • Cannes 2024, Coppola e Kostner in anteprima mondiale. A George Lucas il premio alla carriera

    Cannes 2024, Coppola e Kostner in anteprima mondiale. A George Lucas il premio alla carriera

  • Verso i David di Donatello 2024, C’è ancora domani di Paola Cortellesi: la speranza del cinema italiano

    Verso i David di Donatello 2024, C’è ancora domani di Paola Cortellesi: la speranza del cinema italiano

  • David di Donatello 2024, record di nomination per Paola Cortellesi e il suo C’è ancora domani che porta a casa 19 candidature

    David di Donatello 2024, record di nomination per Paola Cortellesi e il suo C’è ancora domani che porta a casa 19 candidature

  • Kung Fu Panda 4 conquista il box office. In Italia è il miglior esordio del 2024. Continua la marcia di Dune 2

    Kung Fu Panda 4 conquista il box office. In Italia è il miglior esordio del 2024. Continua la marcia di Dune 2

  • Yorgos Lanthimos ed Emma Stone di nuovo insieme in "Kinds of Kindness"

    Yorgos Lanthimos ed Emma Stone di nuovo insieme in "Kinds of Kindness"

  • Oscar 2024, Oppenheimer è il miglior film e vola con 7 nomination. Nulla da fare per Matteo Garrone e il suo Io Capitano

    Oscar 2024, Oppenheimer è il miglior film e vola con 7 nomination. Nulla da fare per Matteo Garrone e il suo Io Capitano

  • Verso gli Oscar 2024, American Fiction: contro l'industria culturale degli stereotipi

    Verso gli Oscar 2024, American Fiction: contro l'industria culturale degli stereotipi

  • Verso gli Oscar 2024, The Zone of Interest: una lettura iconoclasta della Shoah

    Verso gli Oscar 2024, The Zone of Interest: una lettura iconoclasta della Shoah