Oscar 2024, "Povere Creature!" di Yorgos Lanthimos candidato come miglior film

Oscar 2024, "Povere Creature!" di Yorgos Lanthimos candidato come miglior film

Oscar 2024, "Povere Creature!" di Yorgos Lanthimos candidato come miglior film Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


La pellicola si è aggiudicata già il Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia e ora punta al premio più ambito

Continua la nostra carrellata per approfondire tutte e dieci le pellicole che hanno ricevuto la candidatura come miglior film agli Oscar 2024. In attesa di scoprire chi riuscirà a portare a casa l’ambito premio nella notte tra il 10 e l’11 marzo, proviamo a fare anche qualche pronostico. Dopo aver analizzato Anatomia di una caduta, ora è la volta del Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia. Povere Creature del regista greco Yorgos Lanthimos che da ormai una settimana è arrivato anche nelle sale italiane. 

LA TRAMA DEL FILM

La pellicola narra la storia di Bella Baxter (interpretata da Emma Stone), una donna dai tratti moderni e dal carattere eccentrico, notevolmente emancipata e dotata di una sessualità audace per l'epoca in cui vive. Un giorno, mentre tenta di sfuggire al marito violento, Bella rimane coinvolta in un incidente fatale, finendo per annegare. Tuttavia, grazie a un esperimento condotto dal brillante e poco convenzionale dottor Godwin Baxter (interpretato da Willem Dafoe), Bella ritorna in modo straordinario in vita, protetta da coloro che le hanno restituito l'esistenza. Guidata dallo scienziato Baxter, la donna risorta sviluppa un profondo desiderio di apprendere e, desiderosa di ritornare al mondo che le è mancato, decide di fuggire insieme a Duncan Wedderburn (interpretato da Mark Ruffalo), un avvocato noto non solo per le sue abilità professionali, ma anche per la sua dissolutezza. Insieme, vivono un'avventura travolgente attraverso continenti vari, e Bella, completamente libera dai giudizi del suo tempo, si impegna sempre di più a difendere ogni forma di disuguaglianza ed emancipazione.


CONTRO QUALSIASI CONVENZIONE SOCIALE

Un Inno fresco e anticonvenzionale che trasuda di libertà. Un'opera variopinta e sontuosa, con una forma filmica rigorosa e ammaliante che però non dimentica di far ridere.

Bianco e nero, colore, seppia e altri viraggi cromatici che sembrano ricordare il cinema muto delle origini e che allo stesso tempo vengono utilizzati al servizio della narrazione e del pensiero ideologico che si vuole veicolare. Sembra quasi che lo schermo si privi dei colori quando domina la visione patriarcale, mentre si inebria di mille tonalità cromatiche quando invece irrompe la voglia di emancipazione femminile.

Guardando il film si avverte la volontà di avvicinarsi a due grandi maestri dell’arte cinematografica come Stanley Kubrick e David Lynch. Il primo si ritrova nella voglia di condurre un discorso intellettualmente alto ma utilizzando i canoni del cinema mainstream; Lynch invece lo si ritrova nel modo in cui Lanthimos costruisce l’universo surrealista e soprattutto nelle trovate folli e visionarie che caratterizzano tutto l’arco narrativo.

Personaggi grotteschi e fuori dai canoni che si muovono dentro un immaginario astratto e fiabesco, che prende spunto dall’arte figurativa e si contamina con un black humour perfettamente calibrato. Lanthimos riflette sul femminile e sulla donna, tratteggiando il personaggio di Emma Stone come un vulcano senza freni che erutta pensieri e parole fregandosene degli schemi sociali e affrontando con passione e ferocia lo strapotere maschile.

"Lasciate stare le convenzioni sociali, sono una noia mortale" grida uno dei personaggi. Una pellicola sicuramente leggera e profonda, ma anche spettinata e allo stesso tempo così meticolosa. Ordine e disordine, corretto e scorretto. Tutto si tiene grazie alla maestria di un grande cineasta che conosce alla perfezione il funzionamento dell'essere umano e del cinema, tanto da giocare con entrambi come fosse uno scienziato pazzo, ma lucidissimo e attento.


QUANTE POSSIBILITÀ DI VITTORIA?

“Povere Creature!” vanta l'importante cifra di 11 candidature, sotto alle 13 di “Oppenheimer” ma sopra alle 10 di “Killers of the flower moon”. Ha già avuto un ottimo percorso in termini di premi, aggiudicandosi quello più importante a Venezia lo scorso settembre e ben 2 Golden Globe (Miglior attrice per Emma Stone e Miglior commedia). Ma quante possibilità ha effettivamente di aggiudicarsi l’Oscar più prestigioso? Secondo la nostra opinione è probabilmente la seconda pellicola favorita per la vittoria,anche se chiaramente il film di Nolan sulla carta non sembra avere problemi a trionfare.



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