Liliana Segre: "In queste pietre c'è il fallimento dell'uomo"
Ventotto nuove pietre d'inciampo in memoria di altrettante vittime dei campi di concentramento che abitavano a Milano. I sampietrini ricoperti d'ottone con i loro nomi, l'anno di nascita, il giorno e il luogo della morte, saranno posati mercoledì 15 e venerdì 17 gennaio in 21 vie cittadine, in corrispondenza delle abitazioni dei deportati nei lager nazisti che non hanno fatto ritorno alle loro case. L'iniziativa porterà a 90 il numero delle pietre d'inciampo posate dal 2017 ad oggi a Milano. Presenti dal 1990, oggi in Europa si contano oltre 75mila pietre d'inciampo in 26 Paesi: un monumento diffuso, nato per intuizione dell'artista berlinese Gunter Demnig e cresciuto con il passaparola, che rappresenta la reazione ad ogni forma di negazionismo e di oblio, per ricordare tutte le vittime del nazionalsocialismo, qualunque sia stato il motivo della persecuzione: religione, razza, idee politiche e orientamenti sessuali.
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