Spagna, Irlanda e Norvegia riconosceranno lo Stato palestinese. Israele richiama i suoi ambasciatori

Spagna, Irlanda e Norvegia riconosceranno lo Stato palestinese. Israele richiama i suoi ambasciatori

Spagna, Irlanda e Norvegia riconosceranno lo Stato palestinese. Israele richiama i suoi ambasciatori Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


La data chiave è quella del 28 maggio. Di "medaglia agli assassini di Hamas" ha parlato il ministro degli esteri israeliano. Abu Mazen auspica che la decisione venga seguita da altri paesi europei

La data chiave è quella del 28 maggio: il giorno a partire dal quale Spagna, Norvegia e Irlanda riconosceranno ufficialmente lo Stato palestinese. Ad annunciarlo i premier dei tre stati, rispettivamente Pedro Sanchez, Jonas Gahr e Simon Harris. Duro l’affondo dello spagnolo Sanchez che ha affermato che il premier israeliano Netanyahu "mette in pericolo" la soluzione a due Stati e "non ha un progetto di pace". Immediata la reazione israeliana, con Tel Aviv che ha richiamato i suoi ambasciatori. “Hanno deciso di assegnare la medaglia d’oro agli assassini di Hamas” ha detto il ministro degli esteri Israel Katz, spiegando di aver convocato gli inviati di Irlanda, Norvegia e Spagna per mostrargli "il video delle soldatesse israeliane rapite da Hamas". Organizzazione islamista che intanto esulta, affermando che il riconoscimento della Palestina da parte dei tre Stati è un risultato ottenuto grazie alla "coraggiosa resistenza palestinese".


LE ALTRE REAZIONI

Il presidente dell'Autorità Palestinese Abu Mazen ha salutato con favore l'annuncio del riconoscimento, esortando gli altri Paesi europei a seguire questa decisione. Un'idea con cui non è in linea la Francia. Il ministro degli esteri Stéphane Séjourné infatti ha fatto sapere che il riconoscimento della Palestina "non è un tabù per Parigi" ma che ritiene che in questo momento non ci siano le condizioni affinché la decisione possa avere un impatto reale. A margine di un seminario alla Farnesina, anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito che non può esserci "un riconoscimento della Palestina senza il riconoscimento di Israele dello Stato palestinese e viceversa". Ha poi aggiunto che "bisogna capire cosa sia lo Stato palestinese perché non possiamo riconoscere uno Stato a guida di Hamas"


GIUDICI ISRAELIANI, "SENZA BASI" LA RICHIESTA DI ARRESTO DELLA CPI

Una discussione che si apre a pochi giorni dalla richiesta del procuratore capo della Corte penale internazionale di emettere un mandato d'arresto nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa Gallant, oltre che per i leader di Hamas. Una richiesta che poco fa il procuratore generale di Israele e il procuratore di Stato, i due maggiori magistrati israeliani, hanno definito "senza basi", sostenendo di aver esaminato tutte le accuse di violazioni della legge imputate e che la Cpi non ha l'autorità per indagare e incriminare leader israeliani. "Le forze di sicurezza, inclusa l'Idf - hanno affermato in una nota congiunta - combattono la guerra nel pieno rispetto delle regole del diritto internazionale".


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