Toti, ponte Genova si può ricostruire in 12-15 mesi

Toti, ponte Genova si può ricostruire in 12-15 mesi

Toti, ponte Genova si può ricostruire in 12-15 mesi


Il governatore della Liguria ospite stamattina a Non Stop News, se Governo ritarda è intollerabile

"Non affiderei le chiavi del centrodestra a Salvini, non le affiderei a nessuno che non se le sia guadagnato sul campo attraverso gli strumenti di democrazia come le primarie, o con la partecipazione di militanti, sindaci, elettori. Oggi abbiamo tanti strumenti democratici, dai caucus americani alle primarie aperte. E' chiaro che la Lega oggi è il primo partito della coalizione ed è evidente Salvini abbia una voce in capitolo piuttosto importante sul fatto, ma non credo sia l'unico e credo che si debba guadagnare la fiducia anche di tutti gli elettori, dei militanti e dei dirigenti delle altre componenti del centrodestra​ sul campo" Così il governatore della Liguria, Giovanni Toti intervistato questa mattina nel corso di Non Stop News. Toti, sollecitato dai conduttori, spiega: "L'elettorato di Forza italia è smarrito? Il ruolo del partito confuso? Il motivo è nel momento politico che è particolarmente complesso, dopo il 4 marzo, quando partiti che si erano presentati in coalizioni alternative adesso governano insieme perché in Parlamento, grazie a una pessima legge elettorale, non c'erano numeri per fare diversamente. Ecco perché la coalizione centrodestra, primo blocco politico e sociale del Paese dopo le elezioni, si è spacchettata, per dir così, per consentire la governabilità a una coalizione che, certamente, non è benedetta dagli elettori perché i partiti che la compongono si erano presentati su sponde opposte del fiume, mentre il resto del centrodestra deve ritrovare identità. Ma non solo il centrodestra ma anche il centrosinistra non naviga in acque migliori. Da mesi vado dicendo che la coalizione di centrodestra non può essere riappiccicata con lo scotch per tirare a campare, ma che vada rifondata con un percorso un po' meno banale della somma delle sigle, bisogna mettersi li' a discutere perché non si possa costruire un contenitore più ampio. A volte mi sembra che si banalizzi la questione e che sia a destra che a sinistra si sia impegnati a litigare quando invece c'è lavoro da fare". Ma il Governatore ligure è intervenuto anche sul decreto-Genova, sull'attesa di un commissario straordinario per la ricostruzione del ponte Morandi, ruolo che nell'immediatezza del crollo del viadotto era stato affidato a lui: " Chi sarà il commissario straordinario? Vedremo quando sarà pubblicato questo decreto che si annuncia da molti giorni e di cui non c'è traccia,e nemmeno Mattarella ne ha traccia. Aspettiamo un decreto dunque che era partito molto male, senza di noi. Poi abbiamo lavorato anche insieme a Conte per una serie di misure per la ricostruzione con soggetti interessati, soggetti che avevano il dovere di farlo. Poi il governo ha preso un'altra strada. Noi ribadiamo che in 12, massimo 15 mesi, il ponte si può ricostruire. Non tollereremo ritardi".
Sulla precarietà dei monconi, Toti ha precisato che nella zona rossa non ci si entra poiché il ponte ha livelli di pericolosità molto elevati: "Stiamo montando i sensori per poter far rientrare persone in casa prima che poi i resti del ponte siano demoliti"spiega ancora il Presidente della Liguria- "Vogliamo riattivare la viabilità nella Val Polcevera che è densamente popolata, ci sono aziende collocate nell'area. Questa è l'urgenza, poi se il governo vuole fare riflessioni sulle infrastrutture in Italia, Genova non può attenderle. Ci sarebbe molto da dire e molto da fare, anche perché dal 1967 non si costruiscono infrastrutture in Italia, ma Genova non può aspettare". Riguardo a Fincantieri, al ruolo di Società Autostrade, all'intenzione del governo di avviare una procedura in sede europea per evitare una gara pubblica e bypassare Autostrade, Toti dichiara: "Potremmo avere molti ricorsi, in primis quello di Società Autostrade", e aggiunge. "Fincantieri piace a tutti noi, è di Genova ma secondo noi vanno messe insieme più aziende​, per esempio Autostrade che per legge al momento è ancora concessionaria di tremila di chilometri di rete, compreso il ponte Morandi. Poi se i vertici hanno sbagliato devono pagare. Se Autostrade non ha fatto investimenti deve pagare, come anche il Ministero delle Infrastrutture se non ha controllato ha pari responsabilità. Questa vicenda ha tante responsabilità. Senza banalizzare, però se io faccio un incidente stradale, con la mia automobile che è distrutta, prima bisogna pagare perché io faccia riparare la mia auto, con cui vado a lavorare e porto i figli a scuola, poi si cambia codice della strada, poi si verifica la responsabilità di chi mi ha investito, ma per prima cosa, devo avere la mia auto riparata", conclude Toti.​


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