Venezia 80, Coup de Chance: Allen continua a fare Allen, ma per fortuna lo fa ancora molto bene

Venezia 80, Coup de Chance: Allen continua a fare Allen, ma per fortuna lo fa ancora molto bene

Venezia 80, Coup de Chance: Allen continua a fare Allen, ma per fortuna lo fa ancora molto bene Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


50esimo film del regista presentato fuori concorso alla Mostra del cinema 2023. Il primo girato interamente in francese.

Ci sono registi che, dopo una lunga carriera costellata di successi e grandi titoli, decidono di voler cambiare pelle a tutti costi. Forse per dimostrare di non essere invecchiati, riuscendo ancora a leggere il tempo presente con la stessa lucidità. Ci sono altri che invece semplicemente hanno perso smalto non riuscendo a fare più neanche quello che un tempo gli riusciva bene. E poi c’è lui. Woody Allen. A lui non interessa la metamorfosi creativa. Lui continua ad essere fedele a se stesso, non perdendo la sua forza creativa e continuando a sfornare film buoni e accettabili. Ma soprattutto in grado di soddisfare coloro che lo hanno seguito in questi lunghi anni di carriera. E’ arrivato ieri al Lido con il suo 50esimo film, Coup de chance, pellicola fuori concorso alla Mostra del cinema di Venezia 2023.

LA TRAMA DEL FILM

Fanny e Jean sembrano la coppia di sposi ideale: sono entrambi realizzati professionalmente, vivono in un meraviglioso appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi e sembrano innamorati come la prima volta che si sono incontrati. Ma quando Fanny s’imbatte accidentalmente in Alain, un ex compagno di liceo, perde la testa, mettendo in discussione il suo matrimonio e avvicinandosi sempre di più all’amico di vecchia data.


UN PORTO SICURO

Bastano pochissimi istanti per capire, anche senza aver letto nulla prima di entrare in sala, che ci si trova davanti ad un film di Woody Allen. La musica Jazz, il font dei titoli di testa e ovviamente la fotografia così calda e accogliente firmata dal nostro amato Vittorio Storaro. La storia è quella, sempre la stessa. Ma non importa perché quel tocco dell’autore così delicato e garbato è come una carezza per lo spettatore, un porto sicuro dove ritrovare un clima familiare, raffinato e spiritoso. In questa 50esima pellicola dell’autore, che sceglie di girare interamente in francese, ci si diverte a riflettere sul caso e sulla fortuna e su quanto essi giochino un ruolo fondamentale nella nostra vita. Una commedia gentile che si muove senza eccessi e senza mai stravolgere quel clima tipico di Allen che ormai da diversi anni si ripete sempre uguale a se stesso. Ma forse la sua forza è proprio quella di restare fedele alla sua poetica e soprattutto di accogliere lo spettatore per fargli sorseggiare un tipo di commedia che oggi non sembra fare più nessuno. O almeno, nessuno riesce a farla come lui.



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