Violenza, medici e infermieri i lavoratori che rischiano di più
18 gennaio 2019, ore 08:00
A confermarlo è Francesco Rocco Pugliese, presidente della Società italiana della medicina di emergenza-urgenza (Simeu)
Sono medici e infermieri i professionisti più a rischio di comportamenti violenti. Lo dice uno studio. "Gli operatori sanitari sono 16 volte più a rischio di violenza degli altri lavoratori" e in particolare "gli operatori dei Dipartimenti di Emergenza, e prevalentemente gli infermieri, rischiano di subire comportamenti violenti". Parola di Francesco Rocco Pugliese, presidente della Società italiana della medicina di emergenza-urgenza (Simeu), che si è espresso in un'audizione in Commissione Sanità del Senato. Pugliese ha parlato di un "fenomeno assolutamente sottodimensionato, poiché normalmente vengono denunciate solo le aggressioni in cui sono riportate lesioni gravi", e questo è dovuto "probabilmente al fatto che gli operatori hanno un'aumentata assuefazione alle aggressioni, soprattutto verbali, che considerano facenti parte del loro lavoro". In loro prevale, ha aggiunto Pugliese, "il senso di rassegnazione e frustrazione". Per questi motivi, conclude il presidente della Società di emergenza-urgenza, è necessario "formare gli operatori a tecniche di comunicazione per la gestione dei pazienti difficili".
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