Alessandro Benetton su RTL 102.5: “La mia ‘discontinuità’ insegnata ad Harvard? Un onore e un impegno per il futuro”

Alessandro Benetton su RTL 102.5: “La mia ‘discontinuità’ insegnata ad Harvard? Un onore e un impegno per il futuro”

Alessandro Benetton su RTL 102.5: “La mia ‘discontinuità’ insegnata ad Harvard? Un onore e un impegno per il futuro”


La prestigiosa Università di Harvard ha svolto uno studio accurato sul turnaround effettuato in Edizione e nelle principali società del Gruppo nel corso degli ultimi tre anni, a seguito del processo di forte discontinuità impresso dal Presidente Alessandro Benetton. A darne oggi notizia è stato lo stesso imprenditore, nel corso di un’intervista a RTL 102.5 in ‘W l’Italia’, con Ambra Angiolini e Angelo Baiguini

Alessandro Benetton caso studio ad Harvard

“È una bellissima esperienza, io ho studiato e mi sono formato ad Harvard. Sono stato invitato la scorsa settimana per una lecture. Sono davvero orgoglioso del fatto che Harvard abbia deciso di analizzare e sintetizzare con un “caso di studio” i punti fondanti del nostro modo di fare impresa, come l’attenzione alla sostenibilità, all’innovazione, alla parità di genere, che noi consideriamo non come un costo o un adempimento, ma come opportunità di fare le cose in modo nuovo, puntando a progetti e valori che uniscono e fanno sistema. Siamo onorati per l’attenzione dedicata a un Gruppo internazionale, che mantiene testa e cuore in Italia”.

L’obiettivo di una discontinuità

“Sia nel mio percorso imprenditoriale privato, sia da quando, tre anni fa, mi è stato chiesto di assumere la guida del Gruppo Edizione, ho sempre cercato di portare discontinuità in modo concreto, rispettando quelli che io chiamo ‘i valori dei padri fondatori’, come l’internazionalizzazione, l’attenzione alle persone. La centralità dell’individuo è fondamentale per fare impresa, questo è il vero motore dello sviluppo”.

L’analisi di Harvard

L’analisi è stata effettuata da un pool di docenti e ricercatori dell’Università che, attraverso una serie di visite e interviste realizzate direttamente sul campo, hanno studiato per oltre 6 mesi la significativa evoluzione attraversata dal Gruppo Edizione, dal punto di vista del business e della cultura aziendale, attraverso una focalizzazione importante e concreta su innovazione tecnologica e sostenibilità.

Il contenuto accademico dello studio, una vera e propria “case history”, è destinato a rimanere riservato, in quanto sarà utilizzato dall’università americana nell’ambito delle proprie attività di docenza, ma sappiamo che, oltre alla Holding di Treviso, la ricerca ha riguardato la trasformazione degli ultimi tre anni delle principali realtà del Gruppo, oggetto di un percorso di forte discontinuità, impresso da Alessandro Benetton.

Lo studio analizza infatti la nascita di Mundys, la nuova Capo Gruppo delle infrastrutture e leader globale della mobilità sostenibile, tenuta a battesimo da Benetton a marzo 2023. Tra le principali asset company di Mundys, lo sguardo dei ricercatori si è particolarmente soffermato su Abertis - divenuta una piattaforma di investimenti globali a seguito del rinnovato patto di governance stipulato tra Alessandro Benetton e Florentino Perez - e poi su Aeroporti di Roma, il gestore aeroportuale leader nella sostenibilità e nella qualità dei servizi aeroportuali, dove è stato fondato un Innovation Hub che attira startup innovative da tutto il mondo. Anche la nascita della multinazionale del food & travel retail Avolta, attraverso la fusione di Autogrill e Dufry, è stata oggetto di attenzione.

Alessandro Benetton è stato coinvolto direttamente nella presentazione del case lo scorso 8 novembre, nel corso di un evento che si è svolto nella sede di Boston dell’università di Harvard. La parola adesso passa agli studenti, che potranno formarsi anche analizzando l’esperienza di uno dei più grandi gruppi industriali italiani.

La decarbonizzazione

"È una pietra miliare, un tema fondamentale. Negli anni ’90 ho incontrato Al Gore, l’allora vicepresidente americano e precursore della sostenibilità, il quale mi disse che la sostenibilità doveva diventare conveniente per il mondo dell’impresa. Il nostro sforzo è quello di dimostrare che questo è possibile e attuabile; deve diventare un nuovo modello di business. L’aeroporto di Roma, ad esempio, avrà il più grande parco solare d’Europa all’interno di un hub, che lo renderà totalmente indipendente in termini di energia".

La postazione di RTL 102.5 a Roma Fiumicino

“L’aeroporto di Roma è un esempio nel mondo su sostenibilità ed empatia. La postazione di RTL 102.5, che trasmette proprio in diretta da Roma Fiumicino, ci rende orgogliosi. Quello è un luogo stimolante, nel quale possono succedere le cose. Ad esempio lì abbiamo realizzato un Innovation Hub, dove arrivano start-up da tutto il mondo”.

I giovani e il sogno di fare gli imprenditori

“Oggi i giovani vogliono essere ‘founders’. Si parla spesso di una generazione svogliata. Ma i giovani hanno entusiasmo, bisogna inserirsi nel loro mondo. Le nuove tecnologie oggi offrono prospettive preziose. Penso che fare paragoni o parallelismi tra generazioni sia sempre difficile, inopportuno e anche ingiusto. Io stesso sono un imprenditore e ho avviato un’attività nel private equity, che ora è diventato un settore molto affermato; avevo 26 anni e una rete di supporto che altri non avevano, ma anche il coraggio di intraprendere una nuova strada. Oggi ci sono molti giovani imprenditori; basta guardare le economie delle start-up. Penso che sia importante ascoltare sé stessi. Quando incontro i giovani, dico loro di non lasciarsi condizionare dal passato, ma di essere concreti, curiosi ed entusiasti riguardo a ciò che potrebbe accadere e alle persone che potrebbero incontrare. La fortuna è anche il momento in cui l’occasione incontra il talento".

La parità di genere

“Mi piace pensare all’esempio del direttore d’orchestra che, per scegliere il miglior violinista, lo fa senza vedere, solo ascoltando il suono. Questo dovrebbe essere il punto di arrivo. Bisogna poi lavorare con le statistiche e con un impegno oggettivo. Noi, come Gruppo, cerchiamo di farlo in modo concreto. Nel Gruppo Mundys, una delle nostre partecipate più importanti, su 1.700 manager un terzo sono donne con ruoli paritari a quelli ricoperti dagli uomini. Nelle ultime policy e regole aziendali, abbiamo scelto di assumerci l’impegno di garantire che nei prossimi anni il 50% dei dirigenti sia di genere femminile. Penso che questo aspetto, come quelli legati alla sostenibilità, vada guardato come un’opportunità e non come un obbligo o una necessità reputazionale. Serve che sia una nuova prospettiva da cui fare impresa”.

La Fondazione

"Un’esperienza personale che ho vissuto nel 2020 con la pandemia è stata quella di occuparmi dei miei figli in quasi tutti gli aspetti della loro vita. Ho capito che c’è sempre bisogno di un dialogo orizzontale. Prendermi cura di ogni cosa che li riguardava mi ha permesso di comprendere meglio le difficoltà che un giovane affronta quando si inserisce nel mondo del lavoro. Per questa e altre ragioni, ho pensato alla creazione di una fondazione governata dai giovani, in cui loro stessi abbiano l’opportunità di farci andare oltre la classica filantropia, che è un argomento centrale, ma non sufficiente. Vorrei che fossero loro a farci capire di cosa hanno bisogno. Tutte le società del nostro gruppo collaboreranno a questa iniziativa, e potranno aggiungersi altre aziende e stakeholder. La cosa più importante è che il comitato scientifico – coloro che decideranno le iniziative della Fondazione – non superi i trent’anni di età. Sarà un’occasione straordinaria per disegnare qualcosa di nuovo."



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