Almeno tre donne narcotizzate, violentate e filmate in centri lungo,la Cassia bis, tra Roma e Viterbo Photo Credit: Ansa/ANGELO CARCONI
10 dicembre 2025, ore 19:00
Il colpevole condannato anche in appello a nove anni e dieci mesi, è un netturbino di 61 anni, usava diffondere nella cerchia dei conoscenti le immagini delle violenze
Si autodefiniva il Keanu Reeves di Riano, per la presunta somiglianza con l’attore, era solo un bullo malato di periferia. Ubaldo Manuali 61 anni, netturbino, è stato condannato a 9 anni e 10 mesi di reclusione dalla Corte d'Appello di Roma che ha ribadito il verdetto di primo grado stabilito dal tribunale di Viterbo. La condanna è stata emessa per violenze sessuali ai danni di almeno tre donne commesse dopo averle narcotizzate. Manuali le filmava durante gli atti e poi diffondeva le immagini in una ristretta cerchia di conoscenti. Accompagnate da deliranti commenti di disprezzo, che avrebbero voluto anche avere un lato ironico.
La denuncia di una vittima ha rivelato il caso
Per questa vicenda il 61enne nel settembre del 2023 è finito in carcere su mandato del gip di Viterbo in una indagine che era stata avviata in una primissima fase a Tivoli dopo alcune segnalazioni arrivate all'attenzione dei pm.I fatti sono avvenuti a Capranica, centro in provincia di Viterbo e a Riano e Mazzano Romano in provincia di Roma tra il settembre del 2022 e il gennaio del 2023. Tutti centri lungo la Cassia bis, tra le province di Roma e Viterbo. L'indagine partì dopo la denuncia di una delle vittime. La donna, dopo essersi recata all'ospedale San Pietro a Roma, raccontò al drappello di polizia di aver conosciuto Manuali sui social e che, dopo una breve frequentazione, lo aveva invitato a casa per una serata. Il giorno dopo, però, la donna ha avvertito un malessere e in quel momento si è resa conto di essere stata narcotizzata e violentata, così come poi accertato in seguito, dalle analisi compiute. Per gli investigatori non è stato difficile individuare l'uomo e nel corso di una perquisizione hanno sequestrato una confezione di farmaco sedativo ipnotico e lo smartphone. Dall'analisi del device, i poliziotti hanno raccolto elementi che provano altre due violenze, avvenute con le stesse modalità. Sul telefono cellulare erano infatti presenti le immagini di tre diverse donne inermi mentre subivano violenze sessuali. Alcuni di questi video erano stati inviati dall'indagato ai propri amici e commentate con tono ironico e sprezzante.
Le tracce sul device
Sul cellulare erano, inoltre, presenti, le conversazioni con le vittime durante le quali aveva fornito improbabili spiegazioni alle donne, che non ricordavano nulla delle violenze. Essendo emersi a carico anche precedenti fatti delittuosi avvenuti nella provincia di Viterbo, la Procura di Tivoli ha inviato per competenza territoriale il fascicolo ai colleghi della Tuscia e il gip ha emesso l'ordinanza cautelare. L'indagato venne rintracciato e fermato a Roma, nel quartiere Casilino, a casa della sua nuova compagna e trasferito nel carcere di Regina Coeli. Gli uomini della Scientifica hanno effettuato un prelievo e test del Dna che è stato confrontato con i vari reperti sequestrati nel corso dell'indagine, rafforzando ulteriormente il quadro probatorio dal quale emerge la sua responsabilità.



