Erano le 22. Sigfrido Ranucci era in casa, a Campo Ascolano, vicino Pomezia, quando la sua auto, parcheggiata di fronte all'abitazione, è esplosa. Una deflagrazione che non ha provocato feriti ma danni ingenti, coinvolgendo anche l'altra macchina di famiglia e l'abitazione di una vicina. A renderlo noto, allegando le immagini, sono stati i social di Report, la trasmissione curata da Ranucci. "La potenza è stata tale" si legge "che avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento". La figlia del conduttore aveva parcheggiato solo venti minuti prima.
INDAGA L'ANTIMAFIA
A raccontarlo è stato lo stesso Ranucci, che è andato a denunciare quanto accaduto, accompagnato dalla scorta.
"Quello di stanotte è stato un salto di qualità preoccupante" ha detto
"perché proprio davanti casa, dove l'anno scorso erano stati trovati dei proiettili". Secondo le prime informazioni, si sarebbe stato un ordigno rudimentale, con circa un chilo di esplosivo. I residui verranno sottoposti ad accertamenti e i Carabinieri stanno acquisendo le immagini delle telecamere della zona. Le indagini sono coordinate dall'antimafia.
"Con tutte le minacce che riceviamo non è semplice risalire alla matrice" ha aggiunto il giornalista
, sotto scorta dal 2014. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha fatto sapere di aver dato mandato di rafforzare, per lui, ogni misura di protezione.
CONDANNA DALLA POLITICA
E la vicinanza è arrivata da tutte le parti politiche, insieme a parole di ferma condanna. A partire dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che in una nota ha affermato che libertà e indipendenza dell'informazione sono valori irrinunciabili. Sulla stessa linea il ministro della Difesa Guido Crosetto, secondo cui siamo di fronte ad un atto che
"non colpisce solo un giornalista ma la libertà stessa di informare e di esprimersi". Dal PD, la segretaria Elly Schlein ha chiesto che sia fatta piena luce su quanto accaduto, sottolineando che non si può accettare alcuna intimidazione.
RAI, RESPINGIAMO OGNI MINACCIA
Un attentato che arriva a pochi giorni dalla messa in onda della nuova stagione di Report, al via il 26 ottobre. In una nota, la Rai ha espresso solidarietà a Sigfrido Ranucci, spiegando di
"respingere con forza e determinazione ogni minaccia contro chi svolge il proprio lavoro nel Servizio Pubblico". Questo pomeriggio, alle 16, i sindacati dei giornalisti hanno organizzato un presidio davanti alla sede di Via Teulada a Roma.