Celebrati a Padova i funerali di Stato dei tre carabinieri morti nell’esplosione di due giorni fa a Castel D’Azzano
Celebrati a Padova i funerali di Stato dei tre carabinieri morti nell’esplosione di due giorni fa a Castel D’Azzano Photo Credit: Ansa: Frame Rai 1
17 ottobre 2025, ore 19:00
Il nome di chi perde la vita per la patria è scritto nella roccia, così il ministro della Difesa Crosetto
“La vittoria sul mondo e sul male è anche l'amore di chi serve la patria, cioè il prossimo, garantendo la giustizia”. Così l’ordinario militare per l’Italia, l’arcivescovo Gian Franco Saba, nell’omelia dei funerali di Stato dei tre carabinieri Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari deceduti due giorni fa nell’esplosione di un casolare a Castel D’Azzano. Al rito funebre hanno partecipato anche alcuni dei 27 militari rimasti feriti nello scoppio. Nella parte conclusiva della funzione religiosa hanno preso la parola i familiari delle vittime per ricordare i loro cari. Poi le parole commosse di Guido Crosetto. “Ci sono giorni che nessuno di noi vorrebbe vivere e questo è uno di quei giorni”, così ha iniziato la sua orazione. “Tutti i nostri nomi sono scritti sulla sabbia, il nome dei giusti, di chi è morto per la patria, è scritto nella roccia della memoria della Repubblica e le forze armate sono custodi di quella memoria” ha detto con voce commossa il ministro della Difesa. Le esequie che si sono tenute a Padova, nella Basilica di Santa Giustina, sono state celebrate alla presenza delle massime cariche dello Stato a partire dal Presidente della Repubblica Mattarella. Ai funerali ha preso aperte anche una delegazione del Pd guidata da Elly Schlein. Al termine delle esequie un lunghissimo applauso ha salutato i feretri avvolti nel Tricolore a cui sono stati resi gli onori militari. Il capo dello Stato e la presidente del Consiglio Meloni si sono fermati a parlare con i familiari distrutti dal dolore.



