Cinque giorni di lutto nazionale per Papa Francesco: ecco cosa significa e come si fermerà l’Italia per ricordare il Pontefice

Cinque giorni di lutto nazionale per Papa Francesco: ecco cosa significa e come si fermerà l’Italia per ricordare il Pontefice

Cinque giorni di lutto nazionale per Papa Francesco: ecco cosa significa e come si fermerà l’Italia per ricordare il Pontefice


Il Consiglio dei ministri ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. Una scelta che richiama la commozione del 2005, quando furono tre i giorni di lutto per Papa Giovanni Paolo II.

Il lutto nazionale è un gesto istituzionale e simbolico, privo di effetti concreti sul calendario lavorativo, ma profondamente significativo dal punto di vista sociale e culturale. Le bandiere italiane ed europee vengono issate a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici, si osserva un minuto di silenzio nelle scuole, negli uffici e durante gli eventi ufficiali. Non è prevista la chiusura di scuole o uffici, ma è lasciata libertà alle aziende e agli enti di sospendere le attività per rispetto del lutto.

A stabilire le modalità è una circolare del 2002, che disciplina i casi di lutto nazionale ed esequie di Stato. Il lutto è destinato a commemorare figure di massimo rilievo o eventi di particolare gravità per la nazione.


IL CORDOGLIO ISTITUZIONALE

L’annuncio del lutto è arrivato martedì 22 aprile, il giorno successivo alla scomparsa del Santo Padre. Il governo, su proposta della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha deciso per cinque giorni di lutto, che culmineranno con le esequie previste sabato 26 aprile alle ore 10 sul Sagrato della Basilica di San Pietro.

Durante questo periodo, tutte le attività ufficiali del governo sono sospese, ad eccezione di quelle legate alla solidarietà o alla beneficenza. I rappresentanti diplomatici italiani e stranieri sono stati invitati a esporre le bandiere a mezz’asta anche all’estero, come segno di rispetto e partecipazione.


LA VITA PUBBLICA

Mentre gli impegni istituzionali vengono rimandati o cancellati, anche il mondo dello sport e della cultura si adegua al clima di raccoglimento. Il governo ha annunciato che sabato 26 aprile non si disputeranno partite di calcio né si terranno eventi sportivi o culturali che non abbiano finalità benefiche.

Le manifestazioni in programma per il 25 aprile, giorno della Liberazione e quest’anno ottantesimo anniversario, si svolgeranno regolarmente, ma in un contesto di maggiore sobrietà, come richiesto dallo stesso ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci.


LO SPORT SI FERMA PER L'ULTIMO SALUTO

Tutte le competizioni sportive in calendario sabato 26 aprile saranno sospese. Tra le partite rinviate figurano big match della Serie A come Inter-Roma e Lazio-Parma, oltre ad appuntamenti della Serie B e della Serie C. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha esteso l’invito a osservare un minuto di silenzio anche nelle gare disputate nel resto della settimana.

Il lutto ha già prodotto uno slittamento delle gare programmate per lunedì 21 aprile, giorno del decesso del Papa, coinvolgendo partite di Serie A come Torino-Udinese e Cagliari-Fiorentina, e tutte le gare della 34ª giornata di Serie B.


Argomenti

Lutto Nazionale
Papa

Gli ultimi articoli di Redazione Web

  • X Factor 2025. Trionfa Rob con "Cento ragazze" e festeggia sotto una pioggia di coriandoli

    X Factor 2025. Trionfa Rob con "Cento ragazze" e festeggia sotto una pioggia di coriandoli

  • Coppa Italia. La Lazio batte il Milan e vola ai quarti di finale dove affronterà il Bologna

    Coppa Italia. La Lazio batte il Milan e vola ai quarti di finale dove affronterà il Bologna

  • Vicenza: donna agonizzante a  Torri di Quartesolo  nel cortile del palazzo dove abita, aveva un trauma cranico

    Vicenza: donna agonizzante a Torri di Quartesolo nel cortile del palazzo dove abita, aveva un trauma cranico

  • Il grido d'allarme di Antonio Marano, Presidente Confindustria Radio Tv, a RTL 102.5: "Le big tech non investono sul territorio. Stanno costruendo auto senza radio, la mobilità è il primo punto di riferimento dell'ascolto e della radiofonia"

    Il grido d'allarme di Antonio Marano, Presidente Confindustria Radio Tv, a RTL 102.5: "Le big tech non investono sul territorio. Stanno costruendo auto senza radio, la mobilità è il primo punto di riferimento dell'ascolto e della radiofonia"

  • Ponte dell'Immacolata: quasi 14 milioni di italiani in viaggio per una mini-vacanza, pesano i rincari

    Ponte dell'Immacolata: quasi 14 milioni di italiani in viaggio per una mini-vacanza, pesano i rincari

  • Corato: 15enne in rianimazione, travolto da una bici elettrica il  cui conducente si è allontanato senza prestare soccorso

    Corato: 15enne in rianimazione, travolto da una bici elettrica il cui conducente si è allontanato senza prestare soccorso

  • Ucraina: Colloqui a Mosca tra Putin e gli inviati del presidente Usa Trump, nessun compromesso sui territori

    Ucraina: Colloqui a Mosca tra Putin e gli inviati del presidente Usa Trump, nessun compromesso sui territori

  • Natale, caro trasporti: per tornare a Palermo conviene fare scalo a Varsavia

    Natale, caro trasporti: per tornare a Palermo conviene fare scalo a Varsavia

  • Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli presentano a RTL 102.5 il film “Il rapimento di Arabella”, nelle sale italiane dal 4 dicembre

    Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli presentano a RTL 102.5 il film “Il rapimento di Arabella”, nelle sale italiane dal 4 dicembre

  • Palmoli, udienza per la famiglia anglo-australiana: possibile ritorno dei figli dai genitori

    Palmoli, udienza per la famiglia anglo-australiana: possibile ritorno dei figli dai genitori