Contrasto del racket che sfrutta gli animali, raggiunto il quorum delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare
Contrasto del racket che sfrutta gli animali, raggiunto il quorum delle firme per la proposta di legge di iniziativa popolare
23 settembre 2025, ore 18:00 , agg. alle 18:54
Promossa dall’Associazione a Tutela Legislativa Animale e Ambiente - Task Force Animalista, presieduta da Carolina Sala e Marco Carunchio, volta al contrasto del racket che sfrutta gli animali a scopo di lucro attraverso la pratica dell’accattonaggio, vietandone definitivamente lo sfruttamento di qualsiasi specie
La pratica dell’accattonaggio, sempre più diffusa su tutto il territorio Nazionale, non deve in alcun modo sfruttare esseri senzienti indifesi, costretti ad elemosinare, senza alcuna profilassi sanitaria con rischio zoonosi, sedati, picchiati, passati di mano in mano, al solo scopo di impietosire i passanti. Non sapendo che dietro tutto questo si cela un traffico di animali provenienti per la maggior parte dall’est Europa e alcuni rubati ai legittimi proprietari, gestito da un’organizzazione criminale, contribuiscono facendo la “carità” ad un circolo vizioso che richiede una normativa urgente al fine di vietare che vengano usati animali per chie-dere soldi nelle piazze, nelle strade e nelle metropolitane.
La Proposta di Legge Popolare, frutto di un duro lavoro della Task Force Animalista con l’adesione di altre associazioni e una trasversalità politica senza precedenti che ha coinvolto numerosi comuni Lombardi, è stata approvata dalla Presidenza della Regione Lombardia, ed è attualmente in attesa che venga al più presto assegnata alla Commissione Sanità per deliberare definitivamente il decreto legge, voluto da mi-gliaia di cittadini e bipartisan a livello politico ed associativo. Un’iniziativa che ha unito diverse realtà e che, ci si auspica, diventi presto Legge Regionale e, un giorno, Nazionale nel rispetto dell’ Articolo 9 della Costi-tuzione che tutela Animali, Ambiente e biodiversità e delle recenti normative nazionali che includono i reati contro gli animali. Nel 2023 sono stati ben 6.581 i reati accertati contro gli animali, 18 al giorno, con 5.391 persone denunciate, 1.997 sequestri e 19 arresti. Sebbene il fenomeno sia in costante aumento, non è facile risalire ai vertici di queste reti. Questo perché in alcuni Paesi il passaporto è facilmente reperi-bile anche da un veterinario comune, a differenza che in Italia, dove si deve passare dagli enti pubblici ter-ritoriali per i servizi sanitari. Di conseguenza è più facile che vengano prodotti dei passaporti falsi o magari con bollini di vaccinazioni che però non sono state inoculate davvero. Molti ceppi di malattie come la par-vovirosi, che non erano presenti in Italia, sono purtroppo arrivate, e non tutti i nostri vaccini sono in grado di coprire, arrivando dai paesi dell’Est.



