Corte Costituzionale, stop automatismo cognome paterno ai figli

Corte Costituzionale, stop automatismo cognome paterno ai figli

Corte Costituzionale, stop automatismo cognome paterno ai figli


E' "discriminatoria e lesiva dell'identità del figlio" la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre. La Consulta cambia le carte in tavola, dispone l'adozione immediata e automatica del doppio cognome, salvo decisione diversa concordata da entrambi i genitori

E’ la fine di un era, un tabù che cade col pronunciamento della Consulta. Non sarà più automatico attribuire il cognome del padre ai figli, la regola che da ora varrà è quella di registrare all’anagrafe i neonati con il cognome di entrambi i genitori, salvo decisioni diverse assunte di comune accordo. Una sentenza storica che come dimostrano i commenti di queste ore anticipa la politica. Già perché in Senato ci sono diversi progetti di legge in attesa di essere discussi ricorda ad esempio De Petris di Leu, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti dice che è compito alto e urgente farlo per realizzare l'uguaglianza di diritti tra le donne e gli uomini del nostro Paese. Resterà da capire come affrontare un nodo sottolineato dal Moige, il movimento dei genitori si dice perplesso in merito al secondo cognome perché sposta il problema alla successiva generazione e crea ulteriori disagi in termini pratici.

GENITORI: COMMOSSI, DECISIONE STORICA

"Siamo commossi, siamo consapevoli di avere scritto una pagina importante, forse storica". Sono le parole che la coppia della Basilicata da cui è partito tutto con una istanza al tribunale di Lagonegro nel 2020, hanno detto al proprio legale, l'avvocato Domenico Pittella, dopo avere appreso della decisione della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre ai figli.

LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA

La storia parte da lontano: la coppia, ancora non sposata, ha due figli riconosciuti solo successivamente dal padre e che quindi portano il solo cognome della madre - spiega l'avvocato -. Dopo alcuni anni i due decidono di sposarsi, il papà riconosce i figli ma la coppia chiede di non aggiungere ai ragazzi, oramai cresciuti, il cognome del padre. Tutto cambia quando arriva il terzo figlio. "I genitori chiedono, per un principio di armonia e omogeneità, di poter dare il solo cognome materno. Una richiesta fino ad oggi non consentita dalla legge". I due, però, non si sono dati per vinti ed hanno intrapreso la strada legale.

MOIGE, DOPPIO COGNOME? E' QUESTIONE SECONDARIA

Il direttore generale del Moige, Antonio Affinita, commentando la pronuncia della Consulta che ha dichiarato illegittime le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre ha sottolineato "Riteniamo che al momento della nascita i coniugi di comune accordo possano decidere che cognome dare al figlio. Siamo perplessi in merito al secondo cognome perché sposta il problema alla successiva generazione e crea ulteriori disagi in termini pratici''. Poi la questione vine definita “secondaria” quando il Moige evidenzia problemi ben più seri, a partire dai circa due milioni di famiglie in condizioni di povertà assoluta.


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