È ufficiale, Maurizio Sarri esonerato dalla Juventus, ora parte la caccia alla sua successione

ufficiale, Maurizio Sarri esonerato dalla Juventus, ora parte la caccia alla sua successione

ufficiale, Maurizio Sarri esonerato dalla Juventus, ora parte la caccia alla sua successione


L’eliminazione agli ottavi di Champions ha fatto traboccare il vaso, Maurzio Sarri esonerato dopo un solo anno alla Juventus

Annuncio ufficiale

Che il destino di Maurizio Sarri fosse segnato lo si è capito nella tarda serata di ieri dopo l’eliminazione dalla Champions, quando il presidente Andrea Agnelli aveva dichiarato che la società avrebbe avviato una riflessione sul futuro dell’allenatore. L’esonero è arrivato nel giro di poche ore, è stato annunciato oggi alle 14.41, l’accelerata della Juventus è stata fulminea; del resto c’è poco tempo a disposizione per far partire il nuovo progetto, la stagione 20-21 è già alle porte.


Un anno deludente 

L’avventura di Sarri in bianconero finisce dunque dopo un solo anno. In dodici mesi è emersa la sua inadeguatezza: la rivoluzione sul piano del gioco non si è vista e i risultati non sono stati all’altezza; il campionato vinto a fatica non basta, pesano la precoce eliminazione dalla Champions contro un avversario non impossibile e le sconfitte nelle finali di coppa Italia e di Supercoppa. Poi anche un rapporto mai sbocciato con parte dello spogliatoio e anche alcune dichiarazioni non proprio da allenatore di una squadra di vertice. La partita di ieri sera con il Lione ha dato l’ultima picconata, ma in società già da qualche tempo si pensava a un ribaltone. La qualificazione alla final eight di Champions forse avrebbe soltanto rimandato la decisione.  

Non è l’unico colpevole

Quella di questa stagione è stata la Juventus meno brillante degli ultimi nove anni. La colpa però non può essere solo del tecnico. Molti giocatori hanno avuto un rendimento non all’altezza e anche il mercato impostato da Fabio Paratici si è rivelato poco convincente. Ora si dovrà capire se il terremoto in casa Juve riguarderà anche qualche dirigente. Agnelli ieri ha confermato stima e fiducia al suo gruppo dirigente, ma a questo punto un po’ di certezze vacillano. Poi va progettato un ricambio generazionale, l’età media della rosa è alta, e per sostituire i senatori servono giovani di qualità: l’acquisto di Kulusevsky va in questa direzione, ma serve altro.


Ora si volta pagina 

Ora parte la corsa alla successione di Sarri: in cima alla lista dei desideri c’è Zinedine Zidane, il francese nelle ultime settimane aveva ribadito di voler restare a Madrid, ora vedremo se l’eliminazione del Real dalla Champions possa aver cambiato qualcosa. Ad Andrea Agnelli piace molto Simone Inzaghi, che però ha un altro anno di contratto con la Lazio, non sarà facile strapparlo a Lotito. Un allenatore che da tempo gravita nell’orbita bianconera è Paulo Sousa, il portoghese peraltro è libero. Così come Spalletti e Pochettino: l’argentino piace di più, la controindicazione riguarderebbe il poco tempo per conoscere e adattarsi al calcio italiano. Al momento pare poco perseguibile la pista dei cavalli di ritorno come Allegri o Conte. C’è poi Andrea Pirlo, che è appena stato ingaggiato dalla Juventus per allenare la squadra Under 23: c’è chi ipotizza una sua promozione in prima squadra, ma pare un azzardo, con il rischio di bruciare una candidatura che potrebbe essere credibile tra un paio d’anni.


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