Maltempo e crisi economica pesano sulle scelte dei turisti, tra le cause anche le previsioni meteo errate
La stagione estiva 2019 non è iniziata nel migliore dei modi. A giungo, ma specialmente a luglio, gli stabilimenti balneari hanno subito gravi danni alle infrastrutture a causa del maltempo. I forti venti e le grandinate hanno rovinato interi week end, senza contare la situazione economica di molte famiglie italiane, che ogni anno riducono sempre di più i giorni di vacanza. Questi due fattori hanno provocato circa il 25% in meno di presenze sulle spiagge del nostro Paese. Secondo i proprietari degli stabilimenti balneari, il calo – questa è una vecchia polemica che ritorna – è frutto anche delle previsioni meteorologiche errate, che spingono i turisti a rimanere a casa. Si conferma, inoltre, la tendenza a registrare il tutto esaurito nel weekend, mentre nei giorni feriali aumentano gli ombrelloni chiusi. A confermarlo è stato il presidente Sib, Sindaco Italiano Balneari, Antonio Capacchione. A giugno, quasi tutte le località hanno subito un calo, fatta eccezione per il Friuli Venezia Giulia, con il suo +20% di presenze, le Marche, +15%, la Puglia, la Sardegna e la Sicilia con +10%.
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