F1, Gp di Francia 2020 cancellato e via del Mondiale in Austria. Si pensa a due gare, in due domeniche di seguito

F1, Gp di Francia 2020 cancellato e via del Mondiale in Austria. Si pensa a due gare, in due domeniche di seguito

F1, Gp di Francia 2020 cancellato e via del Mondiale in Austria. Si pensa a due gare, in due domeniche di seguito


Il Campionato dovrebbe arrivare a 15 Gran Premi, partendo in luglio. La Formula 1, intanto, combatte per il suo futuro, ma è lite fra i team

La Formula 1 circoletta in rosso una data, anzi due: domenica cinque e domenica 12 luglio 2020. In Austria.

Si potrebbe partire da lì, cominciando la difficile rincorsa, non tanto alla Pole Position e alla vittoria del Gran Prix, ma a salvare una stagione ad oggi ancora ad altissimo rischio. Detto che stiamo parlando di gare rigorosamente a porte chiuse e che oggi è arrivato l’addio ufficiale anche al Gran Premio di Francia 2020, non resta che puntare su un raddoppio della gara prevista sul circuito di casa della Red Bull.  

In altri tempi, molti avrebbero gridato allo scandalo, per una così pesante ingerenza del patron di una delle squadre più potenti del mondiale, l’onnipresente e spietato Helmut Marko (chiedere ai suoi piloti, che non siano Verstappen). Nel disastro attuale, nessuno può permettersi di fare lo schizzinoso e gli enormi mezzi a disposizione del numero uno della Red Bull, ma anche la sua oggettiva capacità di inventare soluzioni, potrebbero risultare la chiave per dare il via al campionato.  

Del resto, se l’obiettivo - come sembra - è quello di arrivare a 15 Gran Premi, per dare sostanza al Mondiale, bisogna essere fantasiosi e raddoppiare alcune tappe del campionato. Una strada quasi obbligata. Il progetto prevede di gareggiare sempre di domenica, senza apportare stravolgimenti alle regole di base, cosa peraltro impossibile considerati i complicatissimi e delicati accordi che reggono il mondo della Formula 1.  

Qui, si arriva al nocciolo del problema: davanti alla pandemia, il Circus ha gettato la maschera, mostrandosi per quello che è: una tigre di carta. Uno sport ricchissimo e iper-tecnologico, ma anche ostaggio di equilibri estremamente precari. Non dimentichiamo che, a parte i tre top team, Ferrari, Mercedes e la già citata Red Bull, tutte le altre squadre non sopravviverebbero a un default del campionato 2020. Qualsiasi ragionamento deve partire da qui, prendendo atto che la Formula 1 sta lottando per la sua sopravvivenza, almeno come la conosciamo oggi.

Già ha rinunciato alle novità regolamentari della prossima stagione, rinviandole di almeno un anno, ora è pronta a snellire pesantemente le squadre impegnate in ogni Gran Premio, per ridurne i costi. Tentativi lodevoli di salvare il salvabile, ma frutto soprattutto di un procedere a strappi, fra i team e Liberty Media, i padroni americani del giocattolo. Non dimentichiamo, poi, che la diffidenza fra le parti sta inevitabilmente aumentando, sotto la pressione della crisi, facendo emergere il problema dei problemi. 

La Formula 1 non esiste senza ricerca esasperata e continua del limite, sia umano, che tecnologico e questo ha un costo. Altissimo. Non riuscire a sostenerlo la condannerebbe per sempre. La Formula 1 ha una storia ben definita, un Dna. Non potrà mai essere un’IndyCar, formula americana tesa solo allo spettacolo ed estremamente semplificata. Può e deve ridurre i costi, però la Mercedes dice 145 milioni di euro a stagione, alla Red Bull non va bene e la Ferrari ne vuole 175. Così, l’accordo è lontano e Maranello torna a pensare/minacciare di dedicarsi a Le Mans, ma senza Rossa non c’è Formula 1... Rischiano tutti e tutti dovranno rinunciare a qualcosa. 



Argomenti

Ferrari
Formula 1
Gran Premio di Francia
Mercedes
Red Bull

Gli ultimi articoli di Redazione Web

  • New Hit di RTL 102.5: da questa settimana in onda sulla prima radio d’Italia “Vivo” di Fabri Fibra, “Ritorno ad amare” di Laura Pausini, “La Perla” di ROSALÍA & Yahritza Y Su Esencia e “Sentire (feat. Angelina Mango)” di Venerus

    New Hit di RTL 102.5: da questa settimana in onda sulla prima radio d’Italia “Vivo” di Fabri Fibra, “Ritorno ad amare” di Laura Pausini, “La Perla” di ROSALÍA & Yahritza Y Su Esencia e “Sentire (feat. Angelina Mango)” di Venerus

  • X Factor 2025. Trionfa Rob con "Cento ragazze" e festeggia sotto una pioggia di coriandoli

    X Factor 2025. Trionfa Rob con "Cento ragazze" e festeggia sotto una pioggia di coriandoli

  • Coppa Italia. La Lazio batte il Milan e vola ai quarti di finale dove affronterà il Bologna

    Coppa Italia. La Lazio batte il Milan e vola ai quarti di finale dove affronterà il Bologna

  • Vicenza: donna agonizzante a  Torri di Quartesolo  nel cortile del palazzo dove abita, aveva un trauma cranico

    Vicenza: donna agonizzante a Torri di Quartesolo nel cortile del palazzo dove abita, aveva un trauma cranico

  • Il grido d'allarme di Antonio Marano, Presidente Confindustria Radio Tv, a RTL 102.5: "Le big tech non investono sul territorio. Stanno costruendo auto senza radio, la mobilità è il primo punto di riferimento dell'ascolto e della radiofonia"

    Il grido d'allarme di Antonio Marano, Presidente Confindustria Radio Tv, a RTL 102.5: "Le big tech non investono sul territorio. Stanno costruendo auto senza radio, la mobilità è il primo punto di riferimento dell'ascolto e della radiofonia"

  • Ponte dell'Immacolata: quasi 14 milioni di italiani in viaggio per una mini-vacanza, pesano i rincari

    Ponte dell'Immacolata: quasi 14 milioni di italiani in viaggio per una mini-vacanza, pesano i rincari

  • Corato: 15enne in rianimazione, travolto da una bici elettrica il  cui conducente si è allontanato senza prestare soccorso

    Corato: 15enne in rianimazione, travolto da una bici elettrica il cui conducente si è allontanato senza prestare soccorso

  • Ucraina: Colloqui a Mosca tra Putin e gli inviati del presidente Usa Trump, nessun compromesso sui territori

    Ucraina: Colloqui a Mosca tra Putin e gli inviati del presidente Usa Trump, nessun compromesso sui territori

  • Natale, caro trasporti: per tornare a Palermo conviene fare scalo a Varsavia

    Natale, caro trasporti: per tornare a Palermo conviene fare scalo a Varsavia

  • Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli presentano a RTL 102.5 il film “Il rapimento di Arabella”, nelle sale italiane dal 4 dicembre

    Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli presentano a RTL 102.5 il film “Il rapimento di Arabella”, nelle sale italiane dal 4 dicembre