Finalissima 2022, a Wembley l'Argentina batte l'Italia 3-0, ultima partita in azzurro di Chiellini

Finalissima 2022, a Wembley l'Argentina batte l'Italia 3-0, ultima partita in azzurro di Chiellini

Finalissima 2022, a Wembley l'Argentina batte l'Italia 3-0, ultima partita in azzurro di Chiellini


A Wembley l'Argentina ha fatto emergere la sua superiorità tecnica, 3-0 il punteggio con le reti di Lautaro Martinez Di Maria e Dybala; Donnarumma ha evitato un passivo più severo. Chiellini ha giocato la sua ultima partita in Nazionale

RITORNO AMARO

L’Italia è tornata sul luogo del trionfo, Wembley. Ma i ricordi, la soddisfazione, l’orgoglio sono quasi spazzati via dalla delusione e dalla rabbia per la mancata qualificazione al Mondiale. Italia-Argentina la volevamo vedere a dicembre in Qatar. Questa la chiamano finalissima, è la sfida tra i campioni d’Europa e quelli del SudAmerica, ma è meno di un premio di consolazione. Forse per non aver troppi rimpianti, all'Italia è sfuggito anche questo trofeo, conquistato dall'Argentina. Che allunga a 32 partite la sua serie positiva. L'Italia non ha demeritato nel primo tempo, ma in campo è emersa una distanza tecnica piuttosto evidente, soprattutto nella ripresa, quando la nazionale di Scaloni avrebbe potuto dilagare. 


L'ARGENTINA HA PIU' QUALITA'

L'Italia ha approcciato bene la partita, il primo tiro in porta è stato di Raspadori, poi ci ha provato per due volte Belotti. Poco prima della mezzora però si è svegliato Leo Messi, protagonista di una grande accelerazione sulla sinistra, il suo cross rasoterra è stato girato in rete con l'esterno da Lautaro Martinez. Gli azzurri hanno subito reagito con un tiro dal limite di Barella, messo in corner dal portiere argentino. All'ultimo minuto del primo tempo letale il contropiede argentino: è partito Lautaro che ha innescato Di Maria, che davanti a Donnarumma si è mantenuto freddo e ha messo in rete con un tocco sotto. Doppio svantaggio azzurro all'intervallo, sentenza severa, determinata dalla differenza di taso tecnico. Nella ripresa Italia alle corde, numerose occasioni per l'Argentina: Donnarumma protagonista di una grande parata su Di Maria, Lo Celso ha calciato sull'esterno della rete, Messi si è fatto parare il tiro dopo settanta metri palla al piede, poi ci ha provato con un tiro a giro disinnescato dal portiere azzurro. Proprio all'ultimo secondo, al quarto minuto di recupero, è arrivato il terzo sigillo, a firma del neo entrato Dybala. Lezione severa per l'Italia, la strada della risalita è lunga.  


TRIBUTO AL CAPITANO

A Wembley l'11 luglio 2021 ha alzato da capitano la coppa dell'Europeo. E nel mitico stadio londinese si è chiusa la fantastica carriera azzurra di Giorgio Chiellini117 presenze con la maglia dell'Italia. Prima del via il presidente federale Gabriele Gravina lo ha premiato con un trofeo celebrativo .  E appena prima della partita, Chiellini su Instagram ha scritto: "Questa maglia l'ho sognata; per questa maglia ho combattuto; con questa maglia ho vinto; di questa maglia amo tutto; in questa maglia ho sempre creduto; da questa maglia ho imparato tanto; su questa maglia ho pianto; a questa maglia ho dedicato ogni pensiero; adesso è arrivato il momento di indossarla per l'ultima volta. E come la prima, sarà un'emozione unica. Che non finirà mai". 

SGUARDO AL FUTURO

A Wembley è stata concessa una doverosa passerella a chi meno di un anno fa è stato protagonista di una vittoria esaltante, che non va dimenticata. Ma ora è arrivato il momento di voltare pagina: già da domani partirà la rifondazione, con il ricambio generazionale che inizieremo a vedere già nelle imminenti sfide di Nations League. Il programma è fitto. Si comincia sabato al Dall’Ara di Bologna contro la Germania. Martedì 7 giugno ci si sposterà a Cesena per Italia-Ungheria. Poi a seguire due trasferte: a Wolverhampton l’11 giugno per affrontare l’Inghilterra, a Moenchengladbach il 14 giugno per la seconda sfida in pochi giorni alla Germania. Come annunciato, Roberto Mancini farà prove di futuro, testerà un po’ di giovani per capire se possano stare in Nazionale. Certo, gli avversari e le difficoltà sono di livello altissimo, bisogna tenerne conto. E se l’obiettivo è pensare in prospettiva si deve anche mettere in preventivo che una squadra di giovani possa andare incontro a qualche rovescio. L’importante è imparare da eventuali errori.



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