Il 6 giugno del 1944 lo Sbarco in Normandia, la svolta per la Seconda Guerra Mondiale

Il 6 giugno del 1944 lo Sbarco in Normandia, la svolta per la Seconda Guerra Mondiale

Il 6 giugno del 1944 lo Sbarco in Normandia, la svolta per la Seconda Guerra Mondiale


Inaugurato un grande memoriale britannico a picco sulle spiagge dello Sbarco, l'unico con tutti i nomi

Un nuovo memoriale

A Ver-sur-Mer è stato inaugurato oggi un nuovo grande memoriale britannico a picco sulle spiagge dello Sbarco in Normandia. Il monumento vuole rendere omaggio a tutti i 22.442 uomini e donne che persero la vita nel 1944 per liberare l'Europa dal nazifascismo. "E' l'unico luogo in cui figurano tutti i nomi - ha spiegato Steven Dean, responsabile del progetto - ci sono volute molte ricerche per trovarli tutti". I soldati sbarcati erano di 38 diverse nazionalità, tutti sotto il comando britannico. Fra loro c'erano anche i 177 francesi del Commando Kieffer. Alla cerimonia di inaugurazione hanno presenziato la ministra della Difesa francese, Florence Parly, e l'ambasciatore britannico in Francia, Ed Llewellyn. In un messaggio diffuso in francese sul sito internet del memoriale, il principe Carlo d'Inghilterra ha reso omaggio al "memoriale nazionale" eretto su un sito "impressionante" e "da molti anni meritato".


Il D-Day

Sono passati esattamente 77 anni dal D-Day, il giorno che ha fatto la storia, quello dello Sbarco in Normandia delle truppe alleate. Quell'azione militare, entrata nella storia, diede il via alla liberazione dell'Europa dall'orrore del nazifascismo. Il generale tedesco Erwin Rommel definì il D-Day "il giorno più lungo". Nello sbarco furono coinvolte 12mila navi, 4.200 mezzi da sbarco e 12mila aerei. Arrivarono sulle spiagge francesi 130mila soldati, mentre 20mila si paracadutarono. I punti in cui sferrarono l'attacco sulle spiagge vennero chiamati Omaha, Sword, Juno e Gold. Nello Sbarco in Normandia morirono 4.400 soldati. 


Le storiche foto di Robert Capa

Uno dei pochi fotografi che riuscì a scattare immagini dello Sbarco in Normandia fu l'ungherese Robert Capa. Realizzò 160 immagini, considerate uno dei migliori servizi di guerra di tutti i tempi. Il regista premio Oscar Steven Spielberg raccontò di essersi ispirato proprio alle fotografie di Capa per girare il film Salvate il soldato Ryan. Il lavoro del reporter però andò quasi completamente perso a causa di un errore commesso da un tecnico di una camera oscura di Londra. Restano soltanto 11 fotografie, le cosiddette Magnificent Eleven, che risultano tutte sfocate. Capa disse che la sfocatura era voluta. Il fotografo aveva già lavorato durante la Guerra Civile Spagnola e la Seconda Guerra Sino-Giapponese. Si occupò, dopo la Seconda Guerra Mondiale, anche della Guerra Arabo-Israeliana e della Prima Guerra di Indocina. 


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