Il Consiglio Europeo decide sull’utilizzo dei 200 miliardi di asset russi congelati per finanziare la resistenza di Kiev
Il Consiglio Europeo decide sull’utilizzo dei 200 miliardi di asset russi congelati per finanziare la resistenza di Kiev Photo Credit: Ansa: Filippo Attili
18 dicembre 2025, ore 21:00
“La forma più giusta è il prestito di riparazione, così Mosca capisce che è colpevole”, ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky
Occhi puntati sul Consiglio Europeo chiamato a decidere sull'utilizzo dei 200 miliardi di asset russi congelati per sostenere Kiev. Zelensky, presente al vertice di Bruxelles, nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato: "Ci sono un paio di modi in cui l'Ucraina può ottenere finanziamenti. Fondamentalmente, da oggi in poi, l'Ucraina deve chiudere questo problema e avere i soldi. La forma più giusta è il prestito di riparazione, così la Russia capisce che è colpevole e che dovrà pagare le riparazioni di guerra per i danni provocati”. Fonti europee parlano di progressi concreti nella trattativa che si avvia alla conclusione, sullo sfondo le resistenze, per la mancanza di basi giuridiche solide, di alcuni Paesi tra cui l'Italia. Al summit, lo ricordiamo, partecipa anche Giorgia Meloni. Il primo ministro polacco Tusk ha sottolineato: "Siamo sicuramente a un punto di svolta sull'utilizzo dei fondi russi il nodo sono le garanzie”. Il leader di Varsavia ha poi lanciato un monito: "Ora abbiamo una scelta semplice. O soldi oggi o sangue domani. E non sto parlando solo dell'Ucraina. Sto parlando dell'Ue. E questa è una decisione che spetta solo a noi. Penso che tutti i leader europei debbano finalmente cogliere questa occasione". Il cancelliere tedesco Merz si è detto pronto a usare il patrimonio della Banca centrale russa immobilizzato in Germania, esprimendo comprensione per le riserve giuridiche e politiche, soprattutto da parte del Belgio, dove è depositata la maggior parte dei fondi russi. "Se ricorriamo al prestito basato sulle Riparazioni, il rischio deve essere condiviso da tutti noi: è una questione di solidarietà, un principio fondamentale dell'Unione europea" queste le rassicurazioni della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Intanto, dopo la causa avviata presso il Tribunale arbitrale di Mosca per chiedere 200 miliardi di euro al fondo belga Euroclear, la Banca centrale russa ha fatto sapere che agirà nello stesso modo nei confronti delle banche europee per il blocco illegale dei suoi asset.



