Il nostro corpo, un tempio di cui avere cura, come sostenevano gli antichi, mens sana in corpore sano

Il nostro corpo, un tempio di cui avere cura, come sostenevano gli antichi, mens sana in corpore sano

Il nostro corpo, un tempio di cui avere cura, come sostenevano gli antichi, mens sana in corpore sano


Dagli anni Ottanta ad oggi il modo di approcciarsi al proprio corpo si è evoluto, ma la cura di sé dovrebbe essere alla base di ogni attività motoria

Non sono work out addicted e mangio tutto quello che ho voglia di mangiare, tranne la carne, alla quale ho rinunciato da anni, ma mi piace sentirmi in forma e soprattutto in salute, perché, come sostenevano saggiamente gli antichi, mens sana in corpore sano. Mi viene da sorridere quando, sui profili social di stelline del piccolo schermo e influencer varie, leggo “amante della buona cucina” o “ingorda di dolci” e altre bugie del genere, perché se pesi 45 chili per 1,72 di altezza, per esempio, vuol dire che se mangi un’insalata a pranzo e del petto di pollo scondito la sera è già tanto. In ogni caso ci sono dei modi salutari e veridici per restare in forma, senza essere ossessionati dal proprio peso e dal proprio aspetto esteriore. Negli anni Ottanta esplode la gym-mania, grazie anche a testimonial d’eccezione come Jane Fonda che per un periodo ha promosso il concetto di cura del corpo attraverso i suoi corsi di fitness in tv e disponibili in videocassetta. E da allora, perlomeno da quando ne ho memoria, il successo della palestra, vista anche come luogo di aggregazione e di socializzazione, non ha fatto che crescere. Oggi con la crisi pandemica andare in palestra rischia di diventare un tragico ricordo, come la maggior parte delle nostre attività che si sono improvvisamente interrotte o adeguate alle circostanze. Ma se si è motivati dalla volontà di non perdere la testa, date le restrizioni alle quali siamo sottoposti ormai da più di un anno e sfruttiamo il tempo libero a disposizione per la cura di noi stessi, anche con le palestre chiuse si può mantenersi in forma.


I tutorial stanno sostituendo le palestre

A venirci in aiuto ad esempio sono i molteplici tutorial, anche gratuiti, che si trovano in rete con i corsi e le lezioni più disparate, che ricoprono l’intera gamma di opzioni funzionali e di tonificazione. Io ad esempio, da ex ballerina amatoriale, amo cimentarmi in una sorta di allenamento alla sbarra che propone il club a cui sono iscritta sul suo account Instagram: il corso in questione si chiama booty barre, dura mezz'ora e garantisco che è sufficiente per farvi passare la voglia di allenarvi almeno fino al giorno dopo. Ma i benefici che se ne ricavano sono notevoli: correzione della postura corporea, stretch a cui sono sottoposti tutti gli arti e potenziamento della muscolatura. Dato che quasi nessuno possiede una sbarra in casa, è sufficiente lo schienale di una sedia da utilizzare come appoggio. Il momento migliore per l’attività fisica non esiste, dipende dal bioritmo di ciascuno: è vero che l’allenamento mattutino avvia il metabolismo, ma un recente studio pubblicato sul Journal of Physiology ha individuato una fascia oraria altrettanto valida tra le 13 e le 16, per via dei livelli di testosterone, più alti a metà giornata.


Impariamo ad ascoltare il nostro corpo

Perdere peso non dovrebbe essere l’unico obbiettivo per approcciarsi all’attività fisica: ciò che conta è invece lo stato di benessere che si ricava in seguito ad un allenamento più o meno intenso, dopo una corsa o una sana pedalata in bicicletta-che di questi tempi, complice l’eco bonus, misura recentemente introdotta dal Ministero dello Sviluppo Economico ed una maggior attenzione per l’ambiente, pare essere tornata in auge. Andare a correre o svolgere dell’attività motoria in compagnia, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Personality & Social Psychology, spinge a lavorare meglio perché la nostra routine viene rafforzata e viene innescata un'istintiva competitività. Non è necessario sudare come un cinghiale in riserva -che poi non ho mai capito perché si dica così- per avere l’impressione di aver lavorato sodo: sudare infatti significa solo che si sta perdendo acqua e che è pertanto necessario reidratarsi. Ascoltare il proprio corpo significa rendersi conto delle proprie reali esigenze. Possiamo scegliere di non rispettarlo, ma prima o poi “lui” ci porgerà il conto. Meglio iniziare finché si è in tempo per raddrizzare la rotta, infondo il nostro corpo dovrebbe essere l’unico tempio di cui avere particolare cura. 

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