Italia, missione compiuta: la nazionale di tennis si qualifica per le Finals di Coppa Davis

Italia, missione compiuta: la nazionale di tennis si qualifica per le Finals di Coppa Davis

Italia, missione compiuta: la nazionale di tennis si qualifica per le Finals di Coppa Davis Photo Credit: agenziafotogramma.it


Serviva un punto in Italia-Svezia e l'ha conquistato Matteo Arnaldi: battuto il due set il figlio d'arte Leo Borg. Azzurri qualificati per le Finals di Malaga, martedì il sorteggio per conoscere il nome dell'avversario

MISSIONE COMPIUTA

La settimana scorsa, dopo la scoppola contro il Canada, non ci credeva nessuno. Invece l’Italia del tennis ha saputo rialzarsi: missione compiuta, la qualificazione alle Finals di coppa Davis adesso è una realtà. Gran parte del riscatto era scaturito dal 3-0 sul Cile. Oggi, dopo il successo del Canada sul Cile (2-1), bastava fare un punto nel confronto contro la Svezia. Ci ha pensato Matteo Arnaldi, che si è tolto subito il problema vincendo il primo singolare di giornata, contro il figlio d’arte Leo Borg. A Bologna la superiorità di Arnaldi è emersa senza troppi problemi. Incontro deciso in due set con i parziali di 6-4, 6-3.

UNA BELLA RINCORSA

Non è stato un percorso facile per l’Italia. La partenza in salita contro il Canada, le polemiche per la rinuncia all’azzurro di Yannik Sinner, i veleni per la mancata convocazione di Fabio Fognini, le critiche per la gestione di Filippo Volandri. Poi però le cose si sono risistemate. Chi è andato in campo ha dato tutto e ora l’Italia è pronta a partire per Malaga, in Spagna, dove si disputeranno le Finals di coppa Davis. Martedì si terrà il sorteggio che stabilirà l’avversaria dell’Italia. Ora è tempo di festeggiare e godersi una bella vittoria in rimonta


LE PAROLE DI ARNALDI

Soddisfatto Matteo Arnaldi, che ha dichiarato: "Non è stato facile esordire venerdì scorso, è stata davvero dura per tutti ma sono contento per come è andata. abbiamo ottenuto questo risultato grazie al lavoro di squadra ma io ho fatto il mio e sono contento di questo. Qui sono arrivato tardi, ho avuto bisogno di un po' di tempo per adattarmi anche alla superfice ed è stato giusto così - ha continuato -. Comunque non è stato facile entrare in mischia, si è visto nel primo set con Gari, non ero presente a me stesso, non facevo le giocate che volevo. Giocare per la nazionale mi piace perchè mi dà ulteriore carica e credo di poter fare la differenza perchè mi diverto. Alla fine posso dire che giocare in Coppa Davis è ancora più emozionante di quanti mi aspettassi, c'è un'atmosfera diversa. Specie in casa come qui a Bologna, tutti tifano per te e questo conta tanto". 


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