La Russia lavora per la pace e non per una tregua, da Kiev sta partendo un nuovo piano per trovare gli accordi
La Russia lavora per la pace e non per una tregua, da Kiev sta partendo un nuovo piano per trovare gli accordi Photo Credit: Ansa/
10 dicembre 2025, ore 14:15
Meloni in videoconferenza al gruppo dei volenterosi, fondamentale l'unità di vedute tra Unione Europea e Stati Uniti, procede intanto il piano per svincolarsi dal gas russo
Pace e non tregua affermano fonti russe, dall’Ucraina, dopo gli incontri di Zelenski con Papa Leone e la premier Meloni in Italia, il presidente ucraino stima i tempi, secondo le ultime notizie brevi, per l'invio del piano di pace, sotto la pressione di Trump che vorrebbe un accordo entro Natale. Poi replica di essere "pronto alle elezioni anche entro tre mesi se la sicurezza sarà garantita". Il presidente Usa nel frattempo lancia nuove bordate contro l'Europa: "Sono deboli e non sanno che cosa fare", cogliendo il plauso di Mosca. E sulle elezioni in Ucraina aggiunge: "Usano la guerra per non farlo, non è più una democrazia".
Europa: invito all'unità di Meloni
Giorgia Meloni, nel frattempo, ha partecipato in videoconferenza al vertice a Londra tra i leader europei del gruppo dei «Volenterosi» e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Oltre al padrone di casa Keir Starmer, alla riunione c’erano anche il cancelliere tedesco Merz e il presidente francese Emmanuel Macron. In una nota palazzo Chigi ha insistito sulla «importanza dell’unità di vedute tra partner europei e Stati Uniti per il raggiungimento di una pace giusta e duratura in Ucraina». Da Roma parte dunque l’ennesimo appello per compattare l’Unione Europea e tenere in considerazione le posizioni di Trump
Stop al gas russo
Accordo oggi tra la presidenza del Consiglio Ue e il Parlamento Europeo sul regolamento per l'eliminazione graduale delle importazioni di gas naturale dalla Russia. Il regolamento costituisce un elemento centrale della tabelladi marcia RePowerEu dell'Ue per porre fine alla dipendenzadall'energia russa, a seguito della militarizzazione delle fornituredi gas da parte della Russia, con effetti significativi sul mercatoenergetico europeo. Il regolamento introduce un divieto graduale e giuridicamentevincolante sia per il gas naturale liquefatto (Gnl) che per ilgasdotto importato dalla Russia, con un divieto totale rispettivamentea partire dalla fine del 2026 e dall'autunno del 2027.
I vertici russi per la pace
Nelle ore precedenti da Mosca nuove precisazioni dal ministro degli esteri russo Serghei Lavrov e dal portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Quest’ultimo ha affermato che le dichiarazioni di Donald Trump in un'intervista a Politico sul non ingresso dell'Ucraina nella Nato, sui territori e sulla perdita di terreno di Kiev sono 'in linea' con la posizione della Russia. "Noi ha aggiunto Peskov lavoriamo per la pace, non per una tregua". Lavrov ha invece affrontato il nodo dei rapporti con l’Europa.Mosca ha dichiararato non ha "nessuna intenzione di entrare in guerra con l'Europa", ma è pronta a reagire a un eventuale di dispiegamento di truppe europee in Ucraina, Secondo il ministro degli Esteri russo, i Paesi europei puntano poi a confiscare gli asset russi perché non hanno più "altre risorse per finanziare la guerra".



