Luca Zaia a RTL 102.5, carabinieri morti nel Veronese: “Dinamica delinquenziale”

Luca Zaia a RTL 102.5, carabinieri morti nel Veronese: “Dinamica delinquenziale”

Luca Zaia a RTL 102.5, carabinieri morti nel Veronese: “Dinamica delinquenziale” Photo Credit: ANSA/Francesco Ammendola


Il Presidente della regione Veneto, Luca Zaia, interviene a RTL 102.5

Il Presidente della regione Veneto, Luca Zaia, interviene a RTL 102.5, in merito all’esplosione avvenuta nel corso di uno sgombero in una casa rurale del comune di Castel D'Azzano (Verona) nel corso delle prime ore del mattino e che ha provocato la morte di tre carabinieri e diversi feriti. Nel corso di “Non Stop News”, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.


IL COMMENTO DI ZAIA

«Guardi, siamo davanti ad un’autentica tragedia e poi va a concretizzarsi con quello che sembra un bollettino di guerra: tre carabinieri che perdono la vita in questa maniera, vittime di un’esplosione causata, da quello che si sa, da tre fratelli, due dei quali rimangono feriti e il terzo è in fuga. Non si sa ancora se l’hanno trovato. Tre carabinieri morti e tredici feriti. Tra l'altro l'operazione era organizzata per lo sgombero di questo casolare, si erano attrezzate le forze dell'ordine con le forze speciali dei carabinieri, tra l'altro i tre carabinieri sono delle forze speciali, poi altri membri della polizia e i vigili del fuoco. La dinamica è una dinamica assurda, ma anche delinquenziale e terribile. Di fatto, abbiamo capito che l'edificio potrebbe essere stato saturo di gas e all'apertura della porta c'è stata l'esplosione con il totale crollo del casolare, e quindi, poi, la morte di tre carabinieri e tutti i feriti che abbiamo avuto. I corpi dei tre carabinieri sono presso l'ospedale. Ho parlato già stanotte con il direttore generale Bravi e i feriti li stiamo assistendo, quelli che hanno avuto feriti sono più importanti».


LE CONDIZIONI DEI FERITI

«Non so ancora dire se i feriti siano molto gravi. So che hanno lavorato, stanno lavorando. Le notizie sono molto frammentarie su quel tema. Comunque c'erano dei feriti sotto le macerie, quindi c'è stato anche un recupero sotto le macerie. Certo è che pensare che uno sgombero si trasformi in un atto di guerra con morti e feriti ci fa veramente piombare in un incubo. Mai avrei pensato da rappresentante di questa comunità di trovarmi davanti ad una tragedia del genere».


LA NOTA DEL SINDACATO DEI CARABINIERI

«Sono parole sacre, peraltro io vi sto parlando ma ancora non conosco i nomi, probabilmente li conoscevo anche questi ragazzi. Devo dire che io faccio semplicemente e doverosamente di cuore le condoglianze, per quelle che possono servire, ai familiari, al corpo dei carabinieri e all'arma dei carabinieri. Mettetevi nei nostri panni, noi siamo davanti a una tragedia, nel territorio di una tragedia con questi uomini che hanno perso la vita, che fanno parte della nostra comunità. Cercheremo adesso di avere le notizie più dettagliate e capire, anche per quel che mi riguarda, chi sono e cercare di dare la massima assistenza alle famiglie. Questo è quello che possiamo fare in questo momento. Spero che i feriti, davanti a questa immane tragedia, non siano feriti gravi e peggio ancora che non ci sia qualcuno che abbia la propria vita a repentaglio».


LA MINACCIA DEI FRATELLI FERMATI

«Sì, i fratelli avevano già minacciato di farsi esplodere in aria. Spieghiamolo a chi magari si chiede come mai erano così tanti, perché comunque c'era la minaccia di farsi saltare in aria. Oggettivamente, poi io la vicenda non la conosco. Si tratta di tre fratelli 60enni, due maschi e una femmina. Due peraltro sono feriti, il terzo è in fuga e sembra, dalle notizie frammentarie che abbiamo dai vostri colleghi delle agenzie, che sia stata addirittura la sorella femmina a progettare, a programmare o a rendere saturo quel casolare di gas, con una bombola di gas».


RECARSI SUL POSTO

«Ma guardi, non ho la più pallida idea, non ho la più pallida idea. So anche, però vorrei dire un'altra cosa, che il dottor Tito, se non sbaglio dovrebbe essere stato lui, ha dichiarato che si aspettavano o meglio cercavano anche eventuali molotov, quindi non so neanche quale fosse il contesto nel quale era maturato questo sgombero e quindi sarà bene capire dalle forze dell'ordine e quindi, meglio ancora, dal magistrato capire bene poi qual è la storia. Immagino che questa mattina ci sarà un punto stampo per spiegare un po' tutta questa vicenda».



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