Michael J. Fox, la mia carriera da attore è finita con il Parkinson, ho smesso di recitare dallo scorso anno

Sono ormai trenta anni che Michael J. Fox si è ammalato del morbo di Parkinson. Nonostante questo è sempre positivo sul futuro, pur sapendo che non esiste ancora una cura specifica. In un'intervista degli ultimi giorni, l'attore, 60 anni, ha detto che le difficoltà con la memoria, in particolare, lo hanno costretto ad abbandonare la sua carriera, ma non la voglia di affrontare qualsiasi cosa il futuro gli riservi.

Sul set nonostante la malattia

"Ho continuato a recitare per quasi trent'anni dopo la diagnosi dei medici che mi hanno ufficializzato il Parkinson", ha affermato Michael. Dopo "Spin City", serie televisiva che è andata in onda dal 1996 al 2001, mi sono preso una pausa, poi ho partecipato ad un paio di episodi di "Scrubs. Medici ai primi ferri" ed è stato molto divertente. Ho interpretato sul set il ruolo di un uomo con un DOC, un disturbo ossessivo-compulsivo, e mi sono reso conto che potevo usare il Parkinson per il ruolo".

Un grande colpo di fortuna

Il racconto di Michael, sulla sua convivenza di trent'anni con la malattia, continua : "Ebbi un gran colpo di fortuna nel girare "The Good Wife", interpretando il personaggio di Louis Canning, un avvocato che usava i suoi sintomi del Parkinson per manipolare la giuria. "Quando non sono riuscito a recitare nel mondo in cui ero abituato", ha precisato Michael, "ho trovato nuovi modi per farlo, ma poi ho raggiunto il punto in cui a volte non potevo far affidamento sulla mia capacità di parlare, il che voleva dire non recitare in modo tranquillo, così l'anno scorso ho mollato del tutto". Fox ha aggiunto anche che, tra i rimpianti della sua carriera, ha, soprattutto, quello di non essere riuscito ad interpretare sul set un ruolo nel film cult, "Ghost". "Con il senno di poi ho capito che non poteva esserci altro protagonista, per quel ruolo, al di fuori di Patrick Swayze".