Napoli, Rudi Garcia si presenta alla sua nuova squadra, il Napoli

Napoli, Rudi Garcia si presenta alla sua nuova squadra, il Napoli

Napoli, Rudi Garcia si presenta alla sua nuova squadra, il Napoli


"Sono qui per conntinuare a vincere", queste le prime parole del tecnico francese nella presentazione a Capodimonte

Napoli è arrivato ilmomento di Rudi Garcia. Dopo la vittoria dello scudetto e l'addio di Luciano Spalletti, il nuovo tecnico azzurro si è  presentato alla stampa e ai tifosi chiarendo subito le sue intenzioni. "Quando inizio una competizione la gioco sempre per vincere. Sono qui per conquistare dei trofei. Col presidente ci siamo subito trovati d'accordo con le ambizioni. Sono sicuro che mi darà una squadra di qualità. Non farò stravolgimenti tattici, ma voglio dare la mia impronta al gioco. Il primo regalo del presidente è di essere qui. Io e il presidente abbiamo ambizione. Vorrei salutare i tifosi per la loro accoglienza e fare i complimenti al presidente e alla sua squadra, che tra poco sarà la mia, per quello che hanno fatto la stagione scorsa. Quando ho visto le bandiere in giro, mi sono reso conto che la città è orgogliosa della squadra. E il mio obiettivo è che questa cosa succeda anche in futuro rafforzando il legame con la mia squadra. Ci siamo trovati col presidente sulle ambizioni. Io quando inizio una competizione, qualsiasi sia, la gioco per vincerla. Ovviamente il presidente ha fissato l'obiettivo molto in alto adesso. Ci sono club che per vincere in Champions League ci hanno impiegato 15 anni avendo in panchina il miglior tecnico in circolazione. Io però sogno di vincere trofei. Sono qui per questo. Vincere lo scudetto dopo 33 anni è fantastico, ma penso che il Napoli ogni anno debba essere protagonista in campionato e giocare la Champions. Chiunque si sieda sulla panchina della squadra che ha vinto lo scudetto sa che ha un compito difficile. Io non voglio rivoluzionare tutto. Vediamo se la rosa sarà simile a quella della cosa stagione. Ci metterò del mio, voglio metterci la mia impronta. Col 4-3-3 ho fatto la doppietta al Lille e poi due secondi posti con la Roma con lo stesso modulo. Ma ho saputo utilizzare anche moduli diversi. Un allenatore deve sapersi adattare alla rosa. Il 4-3-3 è perfetto per questo Napoli, ma oggi le squadre devono saper cambiare faccia durante la partita o all'inizio della gara. I giocatori devono avere una cultura tattica importante anche per sorprendere l'avversario. Voglio giocatori intelligenti che sappiano vincere non solo con un piano"


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