Nuovo scontro tra Musk e Trump, che minaccia di tagliare i finanziamenti. "Dovrebbe tornarsene in Sudafrica"

Nuovo scontro tra Musk e Trump, che minaccia di tagliare i finanziamenti. "Dovrebbe tornarsene in Sudafrica" Photo Credit: AgenziaFotogramma.it
01 luglio 2025, ore 17:30
Le critiche di Musk alla nuova legge di bilancio non sono piaciute al tycoon, che si prepara ad inaugurare Alligator Alcatraz, mentre Tesla affonda in borsa
Lontani i tempi in cui sorridevano dentro una Tesla parcheggiata di fronte alla Casa Bianca. Tra Musk e Trump è ancora scontro. Ad innescare la miccia questa volta è stata la critica dell'imprenditore alla nuova legge di bilancio voluta dal presidente americano, in discussione ora al Senato. “È folle e distruggerà posti di lavoro” aveva affermato il patron di Tesla, sostenendo che sia giunto il momento di creare un nuovo partito. E la reazione di Trump non si è fatta attendere.
LE MINACCE
“Senza sussidi Elon dovrebbe chiudere bottega e tornarsene a casa in Sudafrica” ha scritto il tycoon, aggiungendo che gli Stati Uniti risparmierebbero una fortuna se si fermassero i finanziamenti a lanci di razzi, satelliti e per la produzione di auto elettriche. Parole che hanno preoccupato gli azionisti di Tesla, con il titolo che a Wall Street ha perso il 7% già in avvio di seduta. Ma non solo. Perché prima di partire per la Florida, dove visiterà Alligator Alcatraz, il nuovo centro per migranti irregolari, a chi gli chiedeva della possibilità di espellere dal Paese anche Musk, cittadino americano ma nato in Sudafrica, Trump ha risposto con un laconico: "Ci darò un'occhiata".ALLIGATOR ALCATRAZ
Poi la partenza per il centro di detenzione nelle Everglades, la regione paludosa in cui vivono migliaia di alligatori, serpenti e zanzare. Un posto altamente inospitale, in cui è sorta, in tempi record, Alligator Alcatraz. Un sito costruito su una pista d'atterraggio abbandonata, grande abbastanza da poter contenere fino a cinquemila immigrati. "Non è una bella prigione e lo scopo è proprio quello" ha commentato Trump, confermando che l'idea di far sorgere il centro in quell'area è nata per scoraggiare qualsiasi detenuto dall'idea di fuggire. Un progetto che prosegue, nonostante le critiche di democratici, nativi americani e gruppi ambientalisti.