Tensioni a Beirut, lacrimogeni su dimostranti. Farnesina, morta italiana nell'esplosione

Tensioni a Beirut, lacrimogeni su dimostranti. Farnesina, morta italiana nell'esplosione

Tensioni a Beirut, lacrimogeni su dimostranti. Farnesina, morta italiana nell'esplosione


Macron nella città libanese. Il militare italiano ferito: 'Noi fortunati'. Arrestato anche il direttore generale del porto

Continua a salire il drammatico bilancio dell'esplosione avvenuta nel porto di Beirut martedì: sono 157 i morti e oltre 5milai feriti secondo le autorità libanesi. Gli sfollati sono 300mila. Uno dei due militari italiani feriti: "Siamo stati fortunati, il pensiero va ai libanesi". Le autorità portuali di Tripoli hanno detto di essere pronte a sostituire quello di Beirut.

Una violenta protesta antigovernativa è scoppiata ieri notte a Beirut nella zona del Parlamento: lo scrive la Bbc online, che riporta scontri tra "decine" di dimostranti e forze dell'ordine. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti scesi in strada per denunciare il malgoverno in seguito all'esplosione di martedì. C'è anche il direttore generale del porto di Beirut, Hassan Koraytem, tra le 16 persone arrestate ieri nell'inchiesta sulle esplosioni che hanno devastato la capitale libanese. Lo rende noto l'Abc citando fonti giudiziarie locali. La magistratura, inoltre, ha disposto il congelamento dei conti di 7 persone, tra cui lo stesso direttore del porto e il capo della dogana lbanese, Badri Daher

Il sostegno dell'Italia

Una cittadina italiana di 92 anni è morta nell'esplosione di Beirut e almeno dieci sono rimasti lievemente feriti. Lo confermano fonti della Farnesina, che stanno monitorando in tempo reale la situazione insieme all'ambasciata d'Italia a Beirut.   Ci sono "buone possibilità" di trovare sopravvissuti sotto le macerie a Beirut. Lo ha detto un soccorritore francese al presidente Emmanuel Macron che si è recato sul posto. "Stiamo cercando un gruppo di 7 o 8 dispersi che potrebbero essere rimasti intrappolati in una sala operativa sepolta nell'esplosione" di martedì, ha detto il colonnello che guida la squadra di soccorso francese arrivata ieri. "Pensiamo che ci siano buone possibilità di trovare persone vive", ha aggiunto. Una folla di libanesi riuniti attorno al presidente francese Macron sul luogo dell'esplosione a Beirut ha lanciato un appello alla Francia affinché li aiuti a cacciare i dirigenti politici dal potere. "Aiutateci! Rivoluzione!", ha scandito la folla in collera contro il presidente Michel Aoun e contro la classe politica, accusata di corruzione e mala gestione che hanno portato al disastro al porto della capitale. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Primo Ministro libanese, Hassan Diab. Nel corso del colloquio Conte ha espresso - si legge nella nota - profonda solidarietà del governo italiano per la tragica esplosione avvenuta a Beirut lo scorso 4 agosto. Nell'assicurare l'incondizionato sostegno italiano alle Autorità e al popolo libanesi in questa dolorosa circostanza, il presidente ha confermato che l'Italia ha già provveduto all'invio di personale e materiali - tramite un'azione concertata tra Protezione Civile, Ministero degli Affari Esteri e della Difesa - ed è pronta a fornire ogni ulteriore assistenza richiesta. I due primi ministri hanno convenuto - riferisce la nota - di restare in stretto contatto. "Stamattina è partito dalla Base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite di Brindisi un volo umanitario diretto a Beirut - organizzato dal ministero degli Affari Esteri, insieme al Dipartimento della Protezione Civile e al Comando Operativo del vertice Interforze - con un carico di circa 8,5 tonnellate di materiale sanitario messo a disposizione dalla Cooperazione Italiana". Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Fb, sottolineando che "la viceministra Emanuela Del Re sta lavorando intensamente e seguendo in prima persona tutta l'attività di cooperazione" e che "l'Italia è al fianco del Libano". 


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