Vertice a Sharm el-Sheikh, Trump e Al-Sisi guidano il summit per la pace a Gaza e Medio Oriente

Vertice a Sharm el-Sheikh, Trump e Al-Sisi guidano il summit per la pace a Gaza e Medio Oriente

Vertice a Sharm el-Sheikh, Trump e Al-Sisi guidano il summit per la pace a Gaza e Medio Oriente Photo Credit: EPA/MOHAMMED SABER


Oltre venti leader mondiali partecipano al vertice in Egitto per discutere la pace nella Striscia e la stabilità in Medio Oriente, mentre Papa Leone XIV invoca dialogo e riconciliazione

Si accenderanno domani i riflettori su Sharm el-Sheikh, dove si terrà un importante vertice internazionale dedicato alla pace in Medio Oriente e, in particolare, alla crisi di Gaza. L’incontro, convocato e presieduto congiuntamente da Donald Trump e dal presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi, riunirà oltre venti leader mondiali nel tentativo di rilanciare un processo di stabilizzazione in una delle aree più turbolente del pianeta.

I PARTECIPANTI AL VERTICE IN EGITTO

Tra i partecipanti figurano Emmanuel Macron, Keir Starmer, Recep Tayyip Erdogan – che nelle ultime settimane ha intensificato il suo ruolo di mediatore –, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, Giorgia Meloni e il premier spagnolo Pedro Sánchez. L’Unione Europea sarà rappresentata dal presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, che ha ribadito il pieno sostegno dell’Europa al piano di pace proposto da Trump, definendolo “una concreta opportunità per costruire una pace duratura e giusta”.


ISRAELE E HAMAS NON SARANNO AL VERTICE

Assenti, invece, rappresentanti di Israele e di Hamas, una scelta che molti osservatori interpretano come un segnale di prudenza ma anche come un limite per la reale efficacia del summit. Il “Times of Israel” sottolinea che, nonostante la mancata partecipazione diretta delle parti in conflitto, il vertice punta a gettare le basi per un cessate il fuoco e per un nuovo equilibrio politico nella regione. L’obiettivo dichiarato è “porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, consolidare la stabilità e aprire una nuova fase di sicurezza nel Medio Oriente”. Fonti diplomatiche israeliane, citate dal “Wall Street Journal”, lasciano intendere che Hamas potrebbe anticipare il rilascio di alcuni ostaggi già nelle prossime ore, mentre l’ufficio del premier Benjamin Netanyahu ha diffuso una nota in cui si afferma che “Israele è pronto a riceverli immediatamente”. Una mossa che, se confermata, potrebbe contribuire a creare un clima più disteso alla vigilia dell’incontro.

LE PAROLE DI PAPA LEONE XIV

Intanto, da Roma arriva un messaggio di speranza da Papa Leone XIV, che durante l’Angelus ha invitato i protagonisti del conflitto a proseguire “con coraggio sul cammino della pace”. “Due anni di guerra hanno lasciato solo dolore e macerie, ma nulla è perduto se si sceglie il dialogo”, ha detto il Pontefice, rivolgendosi ai fedeli in Piazza San Pietro. “Chiediamo a Dio di guarire le ferite dell’odio e di insegnarci a riconoscere nell’altro non un nemico, ma un fratello”. Mentre il mondo guarda a Sharm el-Sheikh, la speranza è che dalle parole si passi ai fatti, e che questo vertice possa segnare l’inizio di un nuovo capitolo di pace per una regione stremata da anni di sangue e divisioni.


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