Coronavirus, anche l’industria musicale è in crisi, l’appello al Governo dei Ceo di Fimi e Artist First

Coronavirus, anche l’industria musicale è in crisi, l’appello al Governo dei Ceo di Fimi e Artist First

Coronavirus, anche l’industria musicale è in crisi, l’appello al Governo dei Ceo di Fimi e Artist First


Enzo Mazza e Claudio Ferrante hanno commentato lo stop totale della musica live e le ipotesi sui tempi del ritorno dei concerti, migliaia di persone che vivono di sola musica sono in difficoltà, in particolare nel settore indipendente

Il Ceo di Fimi Enzo Mazza e il Ceo di Artist First Claudio Ferrante hanno commentato su RTL 102.5 le problematiche che l'industria musicale sta affrontando in questo drammatico periodo di emergenza coronavirus. La Fimi ha lanciato un piano, insieme ad Assomusica (per la musica dal vivo), Afi e Pmi (che rappresentano l’industria discografica), Fem e Anem (per quanto riguarda gli editori musicali). “Si tratta di un piano di sopravvivenza”, ha spiegato Enzo Mazza, “gli eventi dal vivo sono completamente fermi, con migliaia di persone a casa e nessuna prospettiva di ritorno in pochi mesi”. Naturalmente questo si ripercuote sull’intera filiera, le sale di registrazione sono ferme e di conseguenza si evidenzia un calo nella musica registrata. Gli effetti si vedono anche su diritti d’autore e diritti connessi, non essendoci eventi né normali attività legate alla musica. 

Iva al 4% e più bonus cultura per ridare spazio alla musica 

Il piano chiede da un lato di affrontare il problema della liquidità, che sta colpendo tantissime imprese italiane e ancora di più un settore fragile come quello musicale. Senza liquidità non è possibile investire sui nuovi artisti. Altri temi sul piatto sono la sospensione delle tasse e dei contributi, l’estensione del voucher da 12 a 18 mesi per i concerti annullati e il bonus cultura da estendere alle famiglie. “Sarà fondamentale nella riapertura”, aggiunge Enzo Mazza, “le persone dovranno accedere alla cultura, tornando a teatro, al cinema, ad acquistare musica e libri”. La proposta è dunque quella di estendere il bonus, rivolto ora ai diciottenni, alle famiglie per rilanciare i consumi culturali. Il Ceo di Fimi ha inoltre commentato il tema dell’Iva: “Se noi leggiamo un libro su Giuseppe Verdi paghiamo Iva al 4%, se vogliamo ascoltare la sua musica l’Iva sui dischi è al 22%”. 


I grandi eventi dal vivo saranno gli ultimi a riaprire

Enzo Mazza ha ricordato come, secondo tutti gli esperti, la musica dal vivo e i grandi eventi saranno gli ultimi ad essere riaperti. Per questo motivo gli effetti della crisi potranno essere mortali per il settore. Le stime parlano di circa 380.000 persone completamente ferme, alcune delle quali non hanno accesso al bonus di 600 euro. Molti dovranno accedere ai redditi di emergenza. “Non credo che prima dell’inizio del 2021 si tornerà agli eventi di massa, magari ci sarà qualche tentativo in sale all’aperto, ma molte strutture sono più costose da tenere aperte per poche persone piuttosto che chiuse”, ha aggiunto.  

Ferrante: il settore indipendente sta morendo, appello al governo 

Il Ceo di Artist First Claudio Ferrante ha descritto la drammatica situazione dei piccoli produttori indipendenti, ricordando innanzitutto come Andrea Bocelli, Vasco Rossi, Diodato e Ultimo siano alcuni dei talenti emersi dalle etichette indipendenti. In questa situazione economica difficilissima è complicato trovare i successi di domani. “Oggi lo streaming, per quanto riguarda i nostri artisti, è in positivo, ma il vinile e il CD hanno perso il 70%”, spiega Claudio Ferrante. Sono stati annullati tutti gli appuntamenti instore, di presentazione dei dischi nei negozi. Centinaia di studi di registrazione non stanno lavorando e moltissimi autori e musicisti non riusciranno ad arrivare all’anno prossimo, essendo persone che vivono di sola musica.  Il Ceo di Artist First ha lanciato un appello al Ministro della Cultura affinché si pensi di più a questo settore che sta morendo. Non sono mai state fatte leggi sulla musica e questa situazione drammatica può essere trasformata in un’occasione per farlo.  



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