Corre il coronavirus, trend in crescita in tutte le regioni, in testa Lombardia e Molise

Corre il coronavirus, trend in crescita in tutte le regioni, in testa Lombardia e Molise

Corre il coronavirus, trend in crescita in tutte le regioni, in testa Lombardia e Molise


Aumenta la velocità dei contagi in Italia, la situazione è in peggioramento, ha detto il Presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro

In quasi tutte le regioni italiane è in crescita il trend dei casi. È quanto ha detto il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, in occasione della conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. In quasi tutte le regioni, dunque, la soglia dell'Rt si sta avvicinando a 1.


Contagi più veloci e in crescita, la situazione è in peggioramento

Allarme dell’Istituto superiore di Sanità. "C'è un incremento della velocità di crescita dei casi, come indica l'indice Rt che è sopra 1 in molte regioni", ha detto il presidente Silvio Brusaferro. "Si osserva un peggioramento nel Paese, questo è un elemento che deve spingerci alla massima attenzione nelle misure da adottare e che deve portarci ad adottare comportamenti rispettosi per evitare una ricrescita", ha aggiunto Brusaferro, nella conferenza stampa che si è tenuta nel primo pomeriggio.


Su i contagi in Lombardia e Molise, il punto sull’indice di contagiosità  

La Lombardia e il Molise, con l’indice Rt a 1.27, sono le regioni con il valore più alto. Segue la Calabria, con l’indice Rt a 1.14. È quanto risulta dai dati diffusi oggi dall’Istituto superiore di sanità. La situazione non è omogenea nel nostro Paese. "Siamo a 166 casi per 100mila abitanti in 7 giorni come incidenza e c'è grande variabilità tra regioni, l’incidenza è troppo elevata per poter passare da una fase di mitigazione ad una di controllo con il tracciamento individuale, ha concluso Brusaferro".


Dal Consiglio superiore di sanità gli ultimi aggiornamenti sui vaccini 

Entrambi i vaccini approvati dall’Unione Europea e dell’Italia, vale a dire Pfizer e Moderna, sono basati sulla tecnologia Rna-messaggero e l'intervallo tra le due somministrazioni è di 28 giorni per Moderna e di 21 giorni per Pfizer. Con ogni flacone del vaccino Moderna si possono ottenere 10 dosi, non necessita di essere diluito e si conserva tra 15 e 25 gradi. Sono le informazioni rese note oggi dal presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.


Quante dosi arriveranno in Italia e in quante dosi vengono somministrate in un giorno

Oggi l’Unione Europea ha annunciato che ci saranno 300 milioni di dosi di vaccino Pfizer in più per i cittadini del Vecchio Continente e il 13.46% saranno destinate all'Italia. “Questo ci rassicura, rispetto alle dosi che avremo nel corso dell'anno", ha sottolineato Franco Locatelli. “Ieri siamo stati vicini alle 90mila vaccinazioni in un giorno e questo documenta la capacita del Paese, perché è importante la velocità di somministrazione delle dosi” ha aggiunto il presidente del Consiglio superiore di sanità.

Italia al top in Europa per numero di vaccinazioni effettuate

Alla data odierna in Italia, sono state effettuate 413mila vaccinazioni in tutto il Paese. “Siamo ai vertici nel continente europeo. La mattina del 3 gennaio eravamo ad 84mila dosi e 5 giorni dopo abbiamo avuto la possibilità di arrivare a 330mila vaccinazioni. È un dato assai importante che documenta la nostra capacità di vaccinare un numero elevato di persone". È quanto rivendicato oggi Franco Locatelli, rispondendo alle critiche sull'attuazione della campagna vaccinale partita alla fine dell'anno.  


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