Macerata, salgono sulla gru per gli arretrati, scendono solo dopo il bonifico

Macerata, salgono sulla gru per gli arretrati, scendono solo dopo il bonifico

Macerata, salgono sulla gru per gli arretrati, scendono solo dopo il bonifico Photo Credit: agenziafotogramma.it


Due operai, poco più che ventenni, innescano una protesta particolare per ottenere le passate spettanze. Dopo un negoziato di quattro ore, l'azienda effettua il bonifico istantaneo e i due scendono

Una protesta sui generis, ma che ha raggiunto l’obiettivo! A Tolentino, in provincia di Macerata, due operai di un cantiere edile hanno deciso di rivendicare il proprio diritto di ricevere degli stipendi arretrati in un modo spettacolare, un filo pericoloso (da non imitare), ma senz’altro efficace.

PROTESTA SULLA GRU

Due giovani, poco più che ventenni di origine egiziana sono saliti su una gru alta 10 metri per rivendicare il mancato pagamento delle loro spettanze relative al mese di dicembre. Di competenza della ditta che precedentemente gestiva i lavori di quel cantiere, i mancati pagamenti dovevano saldare oltre un mese di lavoro dei due operai. È accaduto questa mattina a Tolentino. La vicenda ha innescato una lunga e intensa trattativa tra rappresentanti delle aziende, forze dell’ordine e una piccola folla incuriosita. Quattro ore di discussioni. Prima sono intervenuti i carabinieri di Macerata e Tolentino, poi è stato chiamato un negoziatore del reparto operativo dell’azienda per il controllo amministrativo e la verifica di quanto dovuto. A quel punto la situazione ha iniziato a prendere una piega fortunatamente positiva.

IL NEGOZIATO

In primo luogo, i due si sono spostati su un’impalcatura che garantiva maggiore sicurezza rispetto alla precarietà della gru. Poi, a seguito di altre interlocuzioni con i soggetti presenti -anche i rappresentati delle società-, sono stati i due ragazzi convinti a scendere a fronte di alcune garanzie. Durante i negoziati, è infatti arrivato dall'Abruzzo il titolare della ditta edile, subentrata da dieci giorni all'altra, e l'azienda ha fatto subito un bonifico istantaneo per saldare il dovuto. Verificato l’arrivo del conquibus, gli operai sono scesi in sicurezza su strada.

IL PAGAMENTO

Gli arretrati riguardavano la gestione precedente del cantiere: negli accordi tra le due ditte è prevista una sorta di cauzione del 5% sulle situazioni pendenti. Arrivata la liberatoria della precedente azienda edile, quella attuale ha potuto pagare direttamente gli operai scontando l'importo dalla percentuale trattenuta. La situazione si è dunque risolta in modo positivo ma ha tenuto impegnate diverse unità dei carabinieri e della polizia locale quasi per un'intera mattinata, anche per il timore di gesti inconsulti non avvenuto in virtù del sapiente lavoro di mediazione dei carabinieri.



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