Garlasco: Giuseppe Sempio indagato per il reato di corruzione verso
30 ottobre 2025, ore 19:00
Si aggravano le posizioni della famiglia Sempio, si stanno completando gli accertamenti sui movimenti di denaro nel momento dell'archiviazione per Andrea Sempio nella prima inchiesta
Dallo scrigno dei misteri di Garlasco ecco venire fuori un altro fatto importante. Giuseppe Sempio, il padre di Andrea Sempio - indagato nell'inchiesta bis sul delitto di Garlasco per concorso nell'omicidio di Chiara Poggi - è stato iscritto nel registro di indagati dalla procura di Brescia per il reato di corruzione. Secondo l'ipotesi accusatoria sarebbe stato lui a versare 20-30mila euro, stando al famoso pizzino trovato nella abitazione dei Sempio, all'ex procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti (indagato per corruzione in atti giudiziari) per archiviare la posizione del figlio Andrea nella prima inchiesta.
I legali della famiglia Sempio
" Il Padre di Andrea non ha ricevuto alcun atto" "Giuseppe Sempio a oggi non ha ricevuto alcuna informazione di garanzia. È una notizia che apprendiamo, come al solito" da una testata. Così l'avvocato Angela Taccia che, con il collega Liborio Cataliotti, assiste Andrea Sempio, in merito all'iscrizione nel registro degli indagati della procura di Brescia del padre del 37enne.
I particolari già emersi
«Quello con due cognacchini lo compri». A parlare è Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio. E «quello» è l’avvocato Massimo Lovati, ex legale del figlio. Ferrari era impegnato in un’intervista rubata con le Iene. Che è stata integralmente trascritta e inserita nell’informativa della squadra omicidi e dei carabinieri di Milano poi confluita nell’indagine per corruzione su Mario Venditti e i militari. «Lo chiamano il barbonissimo», dice Ferrari riferendosi a Lovati. Evidentemente a torto. Visto che l’avvocato aveva detto di non avere nemmeno il conto corrente. Ma secondo i database degli istituti di credito ne ha otto, uno solo non movimentato da tempo.
Garlasco e l’avvocato Lovati
Lovati alias Gerry La Rana ha lasciato la difesa di Sempio per scelta del suo cliente. A causa della comparsata da Fabrizio Corona, certo. Ma anche per tante “originalità” nella difesa dell’assistito, definito «un comunista, un disadattato» secondo quella che il Principe del Foro ha definito una strategia difensiva
I conti correnti dell’avvocato di Andrea Sempio
La Verità racconta che in un istituto di credito «risulta segnalato per un rapporto di fideiussione». In altri due i movimenti «non rilevano anomalie». Mentre un conto cointestato con una donna «è privo di movimentazione». Poi ci sono due conti online: un wallet, con base in Irlanda, per i pagamenti internazionali che si occupa «di circolazione monetaria transfrontaliera e multivaluta». E una carta prepagata. Anche qui senza movimenti sospetti. Ce n’è però uno, acceso presso una finanziaria, ancora senza documentazione. Si attendono le ultime indagini per la parola definitiva.
Massimo Lovati e i soldi in nero
La procura ha disposto gli accertamenti sui conti di Lovati proprio per le sue frasi sui soldi in nero. E su una parte dei 43 mila euro che gli inquirenti stanno cercando, che avrebbe preso lui. In contanti: «La fattura non ve la faccio vedere perché non vi deve interessare». Tra il primo gennaio 2016 e il 31 dicembre 2017, ovvero il periodo in cui i Sempio hanno ritirato i soldi. Intanto a Brescia si preparano ad ascoltare Lovati insieme a Federico Soldani e Simone Grassi. Ovvero i tre che hanno difeso Sempio nel 2017. Rischia la convocazione anche la pm Giulia Pezzino, che firmò la richiesta di archiviazione con Venditti e in seguito si dimise dalla magistratura. Verrà ascoltata come teste anche Laura Barbaini, che è stata sostituto procuratore generale a Milano e che si occupò dell’inchiesta su Alberto Stasi.



